Lunedì 16 settembre va in onda su Sky Cinema Cult la pellicola di Daniele Ciprì senza il fidato collega Franco Maresco, nella quale Toni Servillo è il protagonista di una storia in bilico tra il drammatico e il grottesco.
Per anni siamo stati abituati a concepirlo unicamente come uno dei due termini fondanti la coppia Ciprì & Maresco. Eppure Daniele Ciprì, quando vuole, è in grado di correre anche da solo: nel 2012 è tornato, dopo
Era una volta, a dirigere in solitaria con
È stato il figlio, film che andrà in onda su Sky Cinema Cult (canale 314) lunedì 16 settembre alle 21.
Nel film, il camaleontico Toni Servillo, ormai uno dei principali beniamini del cinema italiano, è un padre di famiglia palermitano che si guadagna da vivere a fatica recuperando metalli dalle navi in disarmo. La vita di Nicola, questo il suo nome, viene sconvolta quando durante una sparatoria la moglie viene raggiunta da un proiettile vagante. Dalla tragedia, però, sembra nascere l'unica speranza di riscatto della famiglia.
La legge prevede, infatti, un rimborso per le vittime di Mafia. E con quei soldi, Nicola e i suoi contano di comprarsi un'automobile lussuosa in schiaffo alla miseria. Ma l'incasso e la realizzazione del sogno risulteranno molto più difficili di quanto essi avessero immaginato.
A tratti drammatico, a tratti grottesco, È stato il figlio richiama quello stile che, tra cinema e televisione, ha reso popolare Daniele Ciprì e il suo socio Maresco. Con un Toni Servillo che come al solito riesce a regalare al pubblico un'interpretazione memorabile. Prima di augurarvi buona visione, una curiosità: per quanto il film sia ambientato a Palermo, per questioni di permessi le riprese sono state effettuate a Brindisi.
Nel film, il camaleontico Toni Servillo, ormai uno dei principali beniamini del cinema italiano, è un padre di famiglia palermitano che si guadagna da vivere a fatica recuperando metalli dalle navi in disarmo. La vita di Nicola, questo il suo nome, viene sconvolta quando durante una sparatoria la moglie viene raggiunta da un proiettile vagante. Dalla tragedia, però, sembra nascere l'unica speranza di riscatto della famiglia.
La legge prevede, infatti, un rimborso per le vittime di Mafia. E con quei soldi, Nicola e i suoi contano di comprarsi un'automobile lussuosa in schiaffo alla miseria. Ma l'incasso e la realizzazione del sogno risulteranno molto più difficili di quanto essi avessero immaginato.
A tratti drammatico, a tratti grottesco, È stato il figlio richiama quello stile che, tra cinema e televisione, ha reso popolare Daniele Ciprì e il suo socio Maresco. Con un Toni Servillo che come al solito riesce a regalare al pubblico un'interpretazione memorabile. Prima di augurarvi buona visione, una curiosità: per quanto il film sia ambientato a Palermo, per questioni di permessi le riprese sono state effettuate a Brindisi.