Squali, uragani e motoseghe: fenomeno Sharknado

Cinema
Un dettaglio dalla locandina di Sharknado - Asylum
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L'ultimo film dell'Asylum scuote il mondo del web generando più tweet del Trono di Spade. E basta il trailer per consacrare un nuovo fenomeno nel mondo del trash.

di Matteo Mazzuca

Vi ricordate dell’ Asylum, la casa cinematografica responsabile di titoli come MegaShark VS Giant Octopus, Nazisti al centro della terra o l’inestimabile Attacco dello squalo a due teste?

Bene, se pensavate di essere giunti presso le colonne d'Ercole dell'assurdo, preparatevi a superarle. Perché, proprio qualche giorno fa, con la complicità del canale televisivo SyFy, la casa di produzione americana ha mandato in onda la sua ultima opera: Sharknado.

Il titolo, frutto di una mescolanza lessicale concettualmente ardita, è una sintesi perfetta dei temi del film: squali e tornado.

Due elementi che sono più legati di quanto non possiate pensare, la cui folle simbiosi può essere suggerita solo dalle immagini del trailer:




Sì, avete visto bene. L’uragano che si abbatte sulla California trascina con sé, risucchiandoli dal mare, migliaia di squali famelici che piovono sulla terrorizzata popolazione losangelina.

E se i mezzi per difendersi si riducono alla rudimentale attrezzistica da slasher movie, poco importa. Perché se uno squalo ti sta piovendo sulla testa, pronto a sbranarti, non puoi fare di meglio che afferrare una motosega, puntargliela contro e aspettare che lo squalo finisca tagliato a metà.

Sharknado è stato subito definito come il film più brutto di sempre. Ma, a pensarci bene, la vorticante idea su cui si basa ha dei connotati geniali. Folli e assurdi quanto si vuole, ma geniali.

Anche perché (ma nell’attribuire meriti filologici all’Asylum non vorremmo spingerci troppo oltre) il filone “animali giganti e/o sanguinari” nel cinema americano è sempre esistito. Ce lo mostra una fotogallery dell’Hollywood Reporter. Su tutti spicca La lunga notte della paura ( Night of the Lepus, 1972), dove un branco di conigli giganti terrorizza, tra gli altri, una Janet Leigh ( Psyco) ormai in declino.

E anche l’Asylum non lesina nell'assoldare star che, per un motivo o per l’altro, hanno perso la brillantezza degli anni passati. Sharknado, infatti, può vantare la presenza di Tara Reid ( American Pie) e Ian Zieiring, tra i protagonisti di Beverly Hills 90210.

Una bizzarra ma ben concepita amalgama che ha scatenato un vero e proprio uragano di tweet, tra cui quelli di Mia Farrow e Damon Lindelof, sceneggiatore di Lost.

Insomma, ancora una volta la magia del trash trasforma qualcosa di apparentemente brutto in un fenomeno che sembra già un cult.

Chiaro, replicare un successo del genere e sfoderare un’idea all’altezza di Sharknado potrebbe rivelarsi più complicato del previsto per l'Asylum. Ma non temete: Craig Engler, executive del canale SyFy, ha già contattato Lindelof per scrivere un sequel…

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