Caro sicario

Cinema
Djimon Hounsou in una scena del film "Elephant White", in onda il 13 giugno su Sky Cinema 1. Immagine: frame dal film.
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Da Léon a Jules e Vincent di “Pulp Fiction”, non c’è attore che non si sia calato almeno una volta nei panni insanguinati del mandatario. E il 13 giugno sarà la volta di Djimon Hounsou, protagonista del thriller “Elephant White” in onda su Sky Cinema 1

di Camilla Sernagiotto

A Hollywood esiste una proporzione.

Nudo : diva = fucile di precisione : divo
Da leggersi: il nudo sta alla diva come il fucile di precisione sta al divo.

Nella carriera di una stella del cinema, infatti, immancabilmente arriva il momento in cui decidere se accettare o meno di togliersi i vestiti (capita alle signore) e di calarsi in quelli imbrattati di sangue del sicario (succede agli ometti).

L’eccezione che conferma la regola porta il nome di Anne Parillaud, che nei panni insanguinati di Nikita si vide costretta anche a toglierne qualcuno per mettere più carne possibile al fuoco…
Trattasi infatti di uno dei pochissimi casi del grande schermo di killer in gonnella: condannata all’ergastolo per aver ucciso un poliziotto durante una rapina, le viene proposta l’allettante alternativa di diventare una “sicaria” per il Governo francese.

Se il vocabolario italiano non prevede termini identificativi per i killer donna un motivo ci sarà, nonostante, oltre alla Nikita ex moglie di Luc Besson (che diresse anche il film), un’altra bellezza cinematografica mozzafiato abbia maneggiato armi letali…
Galeotto fu ancora Besson, che a quattro anni di distanza dal film Nikita scritturò per il suo Léon due mandatari da Oscar: Jean Reno e Natalie Portman.
Nonostante lei fosse ancora giovanissima (aveva solo 13 anni), la bella Natalie rimane una delle baby assassine più amabili della settima arte. E Jean Reno il più sexy…



Passando al setaccio invece i sicari più buffi (ma non per questo meno spietati), va sicuramente citata la coppia più esilarante del cinema firmato Tarantino: Jules e Vincent, alias Samuel L. Jackson e John Travolta di Pulp Fiction.

Addirittura più sanguinario di loro due c’è Djimon Hounsou, protagonista del film al cardiopalma Elephant White in onda il 13 giugno su Sky Cinema 1.
Nella parte del brutale e cattivissimo killer Curtie Church, incontrerà Mae, una ragazzina che gli farà da Grillo Parlante, facendogli riemergere dal profondo dell’anima una coscienza. Esattamente il contrario di Mathilda-Natalie Portman in Léon, che verrà invece influenzata dal modo di vivere e dallo sporco lavoro del suo compare…



Anche i fratelli Coen non hanno resistito al fascino indiscreto del killer, scritturando l’eccezionale Javier Bardem per il loro Anton Chigurh di Non è un paese per vecchi.

E Jim Jarmusch? Per il suo sicario di Ghost Dog ha scelto niente po’ po’ di meno che Forest Whitaker.
Che sarà un killer spietato, è vero, ma bisogna anche riconoscere che è un animalista convintissimo a giudicare dalla scena cult dell’orso:



E se oggigiorno ci sembra strano vedere Antonio Banderas vestire i panni del killer Miguel Bain in Assassins anziché il grembiule da fornaio, anche Tom Cruise ci stupì abbastanza quando nel 2004 Michael Mann lo diresse sul set di Collateral.
La parte del sicario ingaggiato per uccidere in una sola notte tutti i testimoni di un’inchiesta su un gruppo di narcotrafficanti non sembrava calzare a pennello al bel Tom.

E invece…


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