Valeria Golino, esordio di “Miele”

Cinema

Sky Cine News ha incontrato l’attrice in occasione del suo esordio alla regia con “Miele”. Il film, che tratta il complesso tema del suicidio assistito, sarà presentato al prossimo Festival di Cannes

Ultimamente abbiamo visto Valeria Golino nei panni di Eleonora, moglie esasperata e stanca del professore Giovanni Mari, l’analista di In Treatment in onda su Sky Cinema HD. Dallo scorso 1° maggio, la Golino è anche nei cinema, questa volta nei panni di regista. Si tratta di “Miele”, suo esordio dietro la macchina da presa e che sarà presentato al prossimo Festival di Cannes nella sezione Un certain regard.

Il film è la storia di Irene, soprannominata appunto Miele, interpretata da un’ispiratissima Jasmine Trinca che per lavoro aiuta le persone a morire. Il suicidio assistito, operato dalle mani di una candida trentenne, è il tema forte di un film duro e livido che vede anche l’interpretazione del grande Carlo Cecchi.

A ispirare la Golino, sostenuta dal compagno e produttore Riccardo Scamarcio, il romanzo Vi perdono, di Angela del Fabbro (pseudonimo di Mauro Covacich, che l'ha poi ristampato in A nome tuo). "Quando ho finito di montarlo mi sono accorta che aveva perso i toni perentori del libro, era diventato più simile al nome in codice della protagonista", ha spiegato la stessa Golino.

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