I trailer dei film più famosi in sei secondi

Cinema
Un'immagine del trailer del film Wolverine.
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Si può riassumere la trama di una pellicola in pochissimi secondi? Dopo l'esempio di Wolverine, una società di produzione giapponese scommette di sì. Da Apocalypse Now a Pulp Fiction, ecco i migliori “tweaser” (Twitter teaser)

di Raffaele Mastrolonardo

La sfida ce l'ha nel Dna. Fin dal primo momento in cui è stato presentato Vine, l'applicazione di Twitter che permette di realizzare filmati di sei secondi, si è proposto come una prova: vedete un po' voi se siete in grado di raccontare qualcosa di suggestivo in un tempo così breve. E gli utenti, da parte loro, non si sono fatti pregare. Dagli artisti che lo hanno scelto come mezzo espressivo, alle case di produzione, come la Tribeca che hanno indetto un concorso per insta-cineasti, l'universo dei creativi ha iniziato a giocare con il nuovo strumento. Tanto che ora, dopo appena un paio di mesi dal lancio, è arrivata la volta del cinema vero e proprio che ha deciso di sperimentare l'app per realizzare dei trailer.

WolverVine - Il primo cimento porta la firma della produzione di Wolverine, film atteso nelle sale la prossima estate. Insieme al trailer ufficiale numero uno, a fine marzo è arrivata online anche la versione ultra-compatta, una novità per il mondo hollywoodiano.


Sei secondi sonotroppo pochi per capire qualcosa della trama, abbastanza però per intuire che l'avventura del super-eroe dallo scheletro di adamantio e dagli artigli retrattili sarà ricca di combattimenti e tagli sanguinari. In attesa di vedere se l'esperimento (che è stato ribattezzato “tweaser”, incrocio tra Twitter e teaser) avrà un seguito, l'idea del mini-promo ha già fertilizzato. Pungolata da Wolverine, Tokyo, società americana specializzata in trailer, ha deciso di sottoporre al trattamento Vine alcuni classici della storia del cinema, da Apocalypse Now a Toy Story, passando per Pulp Fiction. Giusto per vedere l'effetto che fa.



Classici compatti – Gli approcci scelti per sintetizzare le varie pellicole sono differenti a seconda del titolo. Il micro-trailer di Apocalypse Now, per esempio, si concentra sullo stato interiore del protagonista, Martin Sheen, così come per Quei bravi ragazzi il punto di vista coincide con quello di Ray Liotta, voce narrante anche nel film intero.


L'atmosfera di paura de Lo Squalo è resa invece attraverso gli sguardi di Roy Scheider e quelli di alcune vittime del pesce mangia-uomini. Mentre nel caso di Toy Story si punta tutto, come è ovvio, sul rapporto tra Buzz Lighyear e Woody, i due giocattoli protagonisti del lungometraggio della Pixar.


Si può fare - Nel caso di Inception, Alien e L'esorcista l'elemento decisivo per sintetizzare l'opera è la musica. L'impressione è che, sei secondi possano bastare, se non per dare un'idea di un'opera almeno per restituirne un pizzico di atmosfera. Soprattutto se si tratta di un classico visto e rivisto. Per riprendere una celebra battuta di Frankenstein Junior, almeno a certe condizioni, “ si può fare”. Anzi, a ben pensarci, un suggerimento per quelli di Tokyo lo avremmo: tra i prossimi esperimenti di classici condensati in pochi attimi la pellicola culto di Mel Brooks ci starebbe proprio bene.

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