In Treatment: chi è la piccola Alice?
CinemaInterpretata da Irene Casagrande, è la più giovane del cast della serie. Afflitta da un trauma inconfessabile, ecco cosa si cela dietro agli occhioni della paziente più fragile del Dottor Mari.
Intelligente, sensibile e spiritosa: Alice (alias
Irene Casagrande) è una ragazzina dotata di innumerevoli qualità.
Tuttavia il suo meraviglioso carattere non le impedisce di soffrire.
Si presenta nello studio del Dottor Mari perché è stata investita da un’automobile mentre pedalava in bicicletta e l’assicurazione vorrebbe scoprire se si è trattato o meno di un tentativo di suicidio.
La vita di Alice non procede certo come vorrebbe: il rapporto conflittuale con la madre (interpretata da Valeria Bruni Tedeschi), la lontananza dell’amato padre e la competizione con le sue compagne di danza la schiacciano inesorabilmente.
È una ballerina talentuosa e si è trasferita con la mamma a Roma appunto per frequentare la Scuola del Teatro dell’Opera.
Come spesso accade nel mondo della danza classica, dietro a grazia, bellezza ed equilibrio si celano privazioni, dolori, troppa competitività e un rapporto complesso con il corpo, il cibo e il sesso.
E proprio il sesso è l’ombra più pesante che opprime l’esile figura di Alice.
Aleggia nel rapporto morboso con il suo insegnante di danza e in un rimosso infantile che lo psicoterapeuta dovrà far emergere.
Tra il Dottor Mari e la piccola Alice s’instaura un rapporto padre-figlia in cui l’analista si espone moltissimo pur di guadagnarsi quella fiducia che gli permetterà di aiutare la sua fragile paziente.
Tuttavia il suo meraviglioso carattere non le impedisce di soffrire.
Si presenta nello studio del Dottor Mari perché è stata investita da un’automobile mentre pedalava in bicicletta e l’assicurazione vorrebbe scoprire se si è trattato o meno di un tentativo di suicidio.
La vita di Alice non procede certo come vorrebbe: il rapporto conflittuale con la madre (interpretata da Valeria Bruni Tedeschi), la lontananza dell’amato padre e la competizione con le sue compagne di danza la schiacciano inesorabilmente.
È una ballerina talentuosa e si è trasferita con la mamma a Roma appunto per frequentare la Scuola del Teatro dell’Opera.
Come spesso accade nel mondo della danza classica, dietro a grazia, bellezza ed equilibrio si celano privazioni, dolori, troppa competitività e un rapporto complesso con il corpo, il cibo e il sesso.
E proprio il sesso è l’ombra più pesante che opprime l’esile figura di Alice.
Aleggia nel rapporto morboso con il suo insegnante di danza e in un rimosso infantile che lo psicoterapeuta dovrà far emergere.
Tra il Dottor Mari e la piccola Alice s’instaura un rapporto padre-figlia in cui l’analista si espone moltissimo pur di guadagnarsi quella fiducia che gli permetterà di aiutare la sua fragile paziente.