Girlfriend in a Coma: cervelli in fuga

Cinema

Nella terza clip della pellicola di Annalisa Piras e Bill Emmott, in onda venerdì 15 febbraio su Sky Cinema Cult, una serie di testimonianze raccontano la diaspora degli italiani. GUARDA IL VIDEO

Dopo i commenti di Umberto Eco, Nanni Moretti e Mario Calabresi sui rapporti tra politica, potere e informazione in Italia, Girlfriend in a Coma affronta il tema della diaspora degli italiani. Nei 100 anni dopo il 1870, 29 milioni di italiani sono emigrati, la maggior parte di loro era povera, negli ultimi 10 anni, più di 1 milione di italiani hanno lasciato il paese, la maggior parte di loro laureati.

Il terzo estratto del film di Annalisa Piras e Bill Emmott, in onda venerdì 15 febbraio su Sky Cinema Cult, racconta cosa c’è dietro la fuga dei talenti fuori dall’Italia. E lo fa attraverso brevi interviste ad alcuni italiani: uomini e donne raccontano le loro esperienze vissute e il perché della scelta, spesso dolorosa, di vivere  all’estero.

La parola ad alcuni dei protagonisti delle storie, Livia Giuggioli (Creative Director, Eco Age): “ Ho lasciato l’Italia 17 anni fa e tutto ciò che è successo nella mia vita negli ultimi 17 anni come donna, come imprenditrice, come madre, non mi sarebbe mai capitato in Italia. Vivendo a Londra è incredibile vedere tutti questi giovani e brillanti Italiani che vengono qui perché in Italia non possono fare quello che vorrebbero fare. Che razza di paese è quello che pur essendo la nostra patria non ci dà l’opportunità di crescervi?

Nicol Vizioli
, professione fotografa: “ In Italia stavo studiando all’università e ho trascorso 2 anni dopo la mia laurea ad aspettare che qualcosa accadesse. Nessuno ti dà nemmeno l’opportunità di provare, e ovviamente questo mi fa sentire davvero arrabbiata e molto triste, perché mi piacerebbe molto tornare, ma non vedo un futuro lì. Non sopporto quel clima di decadenza, quella lentezza, quello stato di costante torpore nel quale si trova il popolo italiano che sta semplicemente lì ad aspettare che qualcosa accada.”

Tra le altre, la voce di Giandomenico Iannetti , neuro scienziato all’University College London: “ Ciò che provo nei confronti dell’Italia dopo 9 anni di vita all’estero è qualcosa di molto doloroso.”

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