I 10 film migliori del 2012 secondo Cahiers du Cinema

Cinema
Nella top ten del 2012 di Cahiers du Cinema, primo è il francese “Holy Motors” (Carax), secondo Cosmopolis (di Cronenberg con Robert Pattinson). In classifica anche Abel Ferrara e Ira - Getty Images
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La prestigiosa rivista francese mette insieme la top ten delle pellicole dell'anno. Cronenberg e Coppola sul podio. Mentre Abel Ferrara compare due volte. Il primo posto va però al connazionale Leos Carax per il suo immaginifico “Holy Motors”

Le scelte facili non ci sono. Non sono nello stile di una rivista che ha fatto la storia del cinema. Ma le sorprese sì, e pure quelle che alcuni chiamerebbero provocazioni (per esempio un film presentato a Cannes nel 2007). Altrimenti non sarebbero i Cahiers du Cinema, da più di 60 anni punto di riferimento per i cinefili francesi e non solo. Fondato nel 1951, il periodico ha appena rilasciato la sua classifica dei 10 film più importanti del 2012 e di certo non è la solita top ten. C'è un po' di Europa, un pizzico di Asia e tanta America, ma non quella che gira dalle parti di Hollywood. La bandiera a stelle e strisce è infatti rappresentata da un paio di indipendenti, un “irregolare” come Abel Ferrara e da una vecchia gloria che alcuni considerano sul viale del tramonto, Francis Ford Coppola. Insomma, una cosa è certa: da qui fine dell'anno di liste  cinematografiche ne vedremo ancora molte ma questa, per l'autorevolezza di chi l'ha stilata e la particolarità dello sguardo, resterà certamente unica.

Francia, mon amour
- L'amore dei Cahiers per il cinema americano è parte della trazione della testata, ma in vetta alla classifica quest'anno ci va un europeo. Più precisamente, a un francese alla facci di chi subito pensa a monsieur Chauvin. La corona del numero uno finisce infatti sulla testa di Leos Carax per il suo immaginifico Holy Motors, che nel cast presenta, fra gli altri, Michel Piccoli e Kylie Minogue.

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Dalla Francia al Canada, la seconda posizione, per i critici transalpini, spetta a Cosmopolis di David Cronenberg, tratto dall'omonimo romanzo fanta-economico di Don De Lillo. Sul gradino più basso del podio sale invece Francis Ford Coppola, regista non più in auge che con Twixt ha deciso di mettersi alla prova nell'horror dirigendo Val Kilmer. I signori dell'analisi cinematografica transalpina, evidentemente, hanno apprezzato la scelta (anche se gli “amici” di Facebook della rivista hanno commentato perplessi la scelta).

America the beautiful - Sempre a stelle e strisce la posizione successiva. E a occuparla è un personaggio scomodo ed eccessivo come Abel Ferrara che, secondo i Cahiers, si è meritato un posto di riguardo grazie a 4:44: Last Day on Earth, in cui ha diretto Willem Dafoe. E per il regista americano non si tratta della sola soddisfazione: è infatti l'unico autore a comparire due volte (grazie presumibilmente al calendario di uscita dei film in Francia). Il suo Go Go Tales, che è già da tempo negli annali della storia del cinema per il bacio tra donna e cane, è del 2007, ma si è guadagnato il settimo posto tra i film migliori del 2012.

Guarda il trailer di 4:44 Last day on earth



Poco Oriente
- L'unico tocco di Asia nella lista dei maestri della critica francesi fa capolino nella quinta piazza. E' In Another Country del sudcoreano Hong Sang-soo che si toglie così una soddisfazione nei confronti del connazionale Kim Ki Duk, trionfatore a Venezia. A seguire lo statunitense, indipendente, Take Shelter di Jeff Nichols con Michale Shannon, conosciuto anche per il suo ruolo nella serie tv Boardwalk Empire e Jessica Chastain.

Guarda il trailer di Take Shelter



Completano i magnifici dieci scelti dagli eredi di André Bazin - fondatore della rivista per cui hanno collaborato anche François Truffaut e Jean-Luc Godard - Tabu del portoghese Miguel Gomes, Faust di Alexander Sokurov, e Keep the lights on di Ira Sachs. Il russo è stato premiato per un film tratto dall'opera di Goethe, che nel 2011 a Venezia aveva vinto il Leone d'oro.

Il trailer di Tabu

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