Olimpiadi da grande schermo
CinemaDeterminazione, spirito di squadra, successo: sono i temi che fanno da sfondo alle numerose pellicole ispirate all’evento sportivo più importante dell’estate. Da opere come “Olympia” di Reni Riefensthal all’indimenticabile “Momenti di Gloria”
di Floriana Ferrando
È tempo di Olimpiadi. Non solo a Londra, ma anche sul piccolo e grande schermo. L’evento sportivo più importante dell’estate – simbolo di forza, determinazione, impegno e fatica – ritorna come un tema ricorrente per raccontare al cinema storie di vita di molti atleti reali e immaginari.
Olimpiadi in bianco e nero - Mentre le televisioni di tutto il mondo sono sintonizzate sulle gare di Londra, gli appassionati possono compiere un viaggio attraverso i giochi olimpici del secolo scorso. Uno sguardo alle sfide di Berlino del 1936 è offerto da Leni Riefenstahl, regista del Fuhrer, con “ Olympia”, un documentario in due parti elogiato dagli esperti del settore per le innovative tecniche di inquadratura e ripresa.
In tempi di crisi economica non c’è niente di più adatto di “ Gambe da un milione di dollari” (1932), la storia di un paese in bancarotta che si rialza grazie alle capacità sportive dei suoi atleti.
Risalgono agli anni Sessanta, invece, “ Cammina, non correre” (1966) e “ Le olimpiadi di Tokio” (1965), documentario di Kon Ichikawa che prova a catturare l’atmosfera olimpica che si respirava nelle strade della capitale nipponica durante le olimpiadi del 1964.
Pellicole a cinque cerchi - Il tema olimpico, a giudicare dall’ampia scelta di film dedicati all’argomento, non passa mai di moda. Gli anni Novanta pullulano di film ispirati agli atleti e alle loro storie. Da “Passione per il trionfo” (1993), dedicato all’hockey su ghiaccio americano alle Olimpiadi di Albertville, a “ Prefontaine” (1997), biografia del mezzofondista Steve Prefontaine, quarto a Monaco 1972 nei 5 mila metri e morto in un incidente automobilistico due anni dopo. Anche la Disney si fa atletica e nel 1993 esce “ Cool Runnings – Quattro Sottozero” (1993), una grande storia di dignità dedicata all’impresa, purtroppo fallita, della squadra giamaicana di bob alle Olimpiadi invernali di Calgary nel 1988. Un messaggio per tutti coloro che inseguono un sogno, come a dire: provaci, non ha importanza come andrà a finire.
Ma il film olimpionico per eccellenza è “ Momenti di Gloria” (1981 - quattro Oscar): due corridori che si allenano in vista dei giochi del 1924, un paio di medaglie d’oro conquistate e 400 metri di corsa che diventano metafora della vita; è passata alla storia la scena del film in cui i giovani atleti corrono in riva al mare sulle note di “Chariots of fire" dei Vangelis.
Fra i più recenti ci sono “Munich” (2003) di Steven Spielberg, sulla tragedia di Monaco 1972, quando undici atleti israeliani vennero uccisi da un commando palestinese. E ancora, “ Due pattini per la gloria” (2007), con due pattinatori rivali costretti a gareggiare in coppia, e “ Unbeaten” (2009), film che narra le gesta sportive di un gruppo di paraplegici.
Preti e Galli alle Olimpiadi - Per qualche risata in stile olimpico è perfetto “ Asterix alle Olimpiadi” (2008) dove grazie a Gérard Depardieu nei panni di Obelix e ad Alain Delon nelle vesti di Cesare il buon umore in formato famiglia è assicurato.
Infine, ottima trovata per “ 100 Metri dal Paradiso” (2012), una commedia tutta italiana che immagina una squadra del Vaticano alle Olimpiadi, fra incomprensioni e ironici contrasti tra sacro e profano.
È tempo di Olimpiadi. Non solo a Londra, ma anche sul piccolo e grande schermo. L’evento sportivo più importante dell’estate – simbolo di forza, determinazione, impegno e fatica – ritorna come un tema ricorrente per raccontare al cinema storie di vita di molti atleti reali e immaginari.
Olimpiadi in bianco e nero - Mentre le televisioni di tutto il mondo sono sintonizzate sulle gare di Londra, gli appassionati possono compiere un viaggio attraverso i giochi olimpici del secolo scorso. Uno sguardo alle sfide di Berlino del 1936 è offerto da Leni Riefenstahl, regista del Fuhrer, con “ Olympia”, un documentario in due parti elogiato dagli esperti del settore per le innovative tecniche di inquadratura e ripresa.
In tempi di crisi economica non c’è niente di più adatto di “ Gambe da un milione di dollari” (1932), la storia di un paese in bancarotta che si rialza grazie alle capacità sportive dei suoi atleti.
Risalgono agli anni Sessanta, invece, “ Cammina, non correre” (1966) e “ Le olimpiadi di Tokio” (1965), documentario di Kon Ichikawa che prova a catturare l’atmosfera olimpica che si respirava nelle strade della capitale nipponica durante le olimpiadi del 1964.
Pellicole a cinque cerchi - Il tema olimpico, a giudicare dall’ampia scelta di film dedicati all’argomento, non passa mai di moda. Gli anni Novanta pullulano di film ispirati agli atleti e alle loro storie. Da “Passione per il trionfo” (1993), dedicato all’hockey su ghiaccio americano alle Olimpiadi di Albertville, a “ Prefontaine” (1997), biografia del mezzofondista Steve Prefontaine, quarto a Monaco 1972 nei 5 mila metri e morto in un incidente automobilistico due anni dopo. Anche la Disney si fa atletica e nel 1993 esce “ Cool Runnings – Quattro Sottozero” (1993), una grande storia di dignità dedicata all’impresa, purtroppo fallita, della squadra giamaicana di bob alle Olimpiadi invernali di Calgary nel 1988. Un messaggio per tutti coloro che inseguono un sogno, come a dire: provaci, non ha importanza come andrà a finire.
Ma il film olimpionico per eccellenza è “ Momenti di Gloria” (1981 - quattro Oscar): due corridori che si allenano in vista dei giochi del 1924, un paio di medaglie d’oro conquistate e 400 metri di corsa che diventano metafora della vita; è passata alla storia la scena del film in cui i giovani atleti corrono in riva al mare sulle note di “Chariots of fire" dei Vangelis.
Fra i più recenti ci sono “Munich” (2003) di Steven Spielberg, sulla tragedia di Monaco 1972, quando undici atleti israeliani vennero uccisi da un commando palestinese. E ancora, “ Due pattini per la gloria” (2007), con due pattinatori rivali costretti a gareggiare in coppia, e “ Unbeaten” (2009), film che narra le gesta sportive di un gruppo di paraplegici.
Preti e Galli alle Olimpiadi - Per qualche risata in stile olimpico è perfetto “ Asterix alle Olimpiadi” (2008) dove grazie a Gérard Depardieu nei panni di Obelix e ad Alain Delon nelle vesti di Cesare il buon umore in formato famiglia è assicurato.
Infine, ottima trovata per “ 100 Metri dal Paradiso” (2012), una commedia tutta italiana che immagina una squadra del Vaticano alle Olimpiadi, fra incomprensioni e ironici contrasti tra sacro e profano.