Quello de Il Trono di Spade è un mondo complesso, che abbraccia molti luoghi: dalle terre del nord ad Approdo del Re, passando per Grande Inverno, la fortezza di Craster, quella di Harrenhal, roccia del Drago, Pike e la città di Qarth: GUARDA IL VIDEO
I produttori esecutivi David Benioff e D.B. Weiss non hanno dubbi: una delle sfide più grandi di questa seconda stagione è stata quella di trovare nuove location adatte alla storia. A farsi carico di questo difficile compito è stata la scenografa Gemma Jackson.
E’ vero, molti dei luoghi narrativi erano già stati presentati nella prima stagione, ma l’introduzione di nuovi personaggi provenienti da altre zone di Westeros (e non solo) non ancora esplorate ha necessariamente comportato l’aggiunta di nuove location e la costruzione di nuovi set.
Una delle cose più belle de Il Trono di Spade, e sicuramente uno dei molti punti a suo favore, è infatti quello di essere una serie visivamente ricca.
Le scenografie della serie non sono solo esteticamente belle ed evocative, ma sono anche ottimamente realizzate. Uno dei punti fermi della produzione è stato infatti quello di usare quanto più possibile le ricostruzioni reali, fisiche, al posto di quelle digitali in postproduzione.
Scelta azzeccata, non c’è che dire, anche perché ha aiutato molto gli attori, facendoli entrare ancora di più nei propri personaggi.
Siamo sicuri che la terza stagione sarà ancora più ricca delle precedenti, ma nel frattempo godiamoci il finale della seconda, in onda venerdì 8 giugno alle 21:10 su Sky Cinema 1.
E’ vero, molti dei luoghi narrativi erano già stati presentati nella prima stagione, ma l’introduzione di nuovi personaggi provenienti da altre zone di Westeros (e non solo) non ancora esplorate ha necessariamente comportato l’aggiunta di nuove location e la costruzione di nuovi set.
Una delle cose più belle de Il Trono di Spade, e sicuramente uno dei molti punti a suo favore, è infatti quello di essere una serie visivamente ricca.
Le scenografie della serie non sono solo esteticamente belle ed evocative, ma sono anche ottimamente realizzate. Uno dei punti fermi della produzione è stato infatti quello di usare quanto più possibile le ricostruzioni reali, fisiche, al posto di quelle digitali in postproduzione.
Scelta azzeccata, non c’è che dire, anche perché ha aiutato molto gli attori, facendoli entrare ancora di più nei propri personaggi.
Siamo sicuri che la terza stagione sarà ancora più ricca delle precedenti, ma nel frattempo godiamoci il finale della seconda, in onda venerdì 8 giugno alle 21:10 su Sky Cinema 1.