Venerdì 3 febbraio i Muppet invaderanno le sale italiane in un film che li vede al fianco di Jason Segel e Amy Adams. Ma da Labyrinth a Team America, passando per Meet the Feebles, fantocci e marionette sono stati protagonisti di numerose pellicole
di Marco Agustoni
Venerdì 3 febbraio Jason Segel - per chi non si ricordasse di lui, è il bonaccione Marshall della serie tv How I Met Your Mother - si farà prendere per mano da una masnada di pupazzi chiassosi e riporterà al cinema i Muppet, in un nuovo film scritto da lui e diretto da James Bobin. Ma non si tratta certo della prima volta in cui fantocci e marionette hanno un ruolo di prim'ordine in una pellicola cinematografica. Ecco alcuni celebri esempi in cui dei semplici ammassi di stracci o legno hanno rubato la scena agli attori in carne e ossa.
Una breve premessa: parleremo solo di pellicole live-action, tralasciando quelle realizzate in stop motion, così come i film di animazione. Detto questo, se si vuole parlare di fantocci al cinema o alla tv, è necessario partire dalla figura di Jim Henson, ovvero il creatore dei famosi Muppet, che oltre ad avere avuto uno show tutto loro, in tv sono tuttora protagonisti del programma per bambini Sesame Street. Innanzitutto, Henson portò al cinema i suoi adorati pupazzi in ben tre occasioni, ovvero Ecco il film dei Muppet, Giallo in casa Muppet e I Muppet alla conquista di Broadway (la sua eredità è stata poi raccolta dal figlio Brian, regista tra gli altri de I Muppet nell'Isola del tesoro). Ma non si limitò a questo, poiché infuse la sua passione per le marionette anche in altre celebri pellicole. Tra questi ricordiamo The Dark Crystal, codiretto nel 1982 con l'amico e collaboratore Frank Oz, girato interamente con pupazzi e burattini, o ancora Labyrinth, film del 1984 che fu un fiasco al botteghino, ma negli anni divenne un vero e proprio cult: la maggior parte delle creature che affollano l'inquietante labirinto e la corte di David Bowie, infatti, non sono altro che fantocci.
Si potrebbe pensare che i film di pupazzi siano destinati per lo più ai bambini o ai ragazzini. Ma la storia del cinema ci ha insegnato che non è affatto così, vista la lunga sfilza di film dell'orrore i cui mostri sono proprio marionette. Basti pensare a Dead Silence, in cui lo spirito di una ventriloqua condannata al linciaggio si reincarna in un pupazzo per cercare vendetta, oppure ancora a Puppet Master, in cui un burattinaio riesce a infondere la vita ai suoi bambolotti grazie alla magia egizia (che, come è noto, non porta mai niente di buono). Ma tutto sommato, la cosa non dovrebbe stupirci: con i loro occhi freddi e vuoti e il ghigno stampato in volto, le marionette fanno paura anche solo a guardarle. Va precisato che alcuni di questi film fanno ricorso non a veri e propri burattini mossi da mano umana, ma a semplici robot meccanici, ma essendo i loro protagonisti dei pupazzi è lecito chiudere un occhio.
Quando però diciamo che i pupazzi non sono necessariamente un gioco da ragazzi, non parliamo soltanto di horror. Spesso, infatti, questi hanno fatto la loro comparsa in film che, per le tematiche trattate, si rivolgono a un pubblico espressamente adulto. È il caso di Meet the Feebles, opera seconda di un giovane Peter Jackson, ancora ben lontano dal realizzare l'epica trilogia del Signore degli anelli. In questa grottesca pellicola del 1984, difatti, il regista neozelandese diresse una serie di marionette in una storia in cui abbondano sesso e violenza. Lo stesso si può dire per Team America, tentativo con i burattini del caustico duo dietro la serie animata South Park. Spassoso ma scurrile, l'action movie di Trey Parker e Matt Stone trasforma tra l'altro in pupazzi vari membri dello star system americano (tra cui Matt Damon, George Clooney, Sean Penn e Michael Moore) e l'ormai defunto presidente nordcoreano Kim Jong-Il: tutti quanti ricevono un trattamento molto poco riguardoso.
Una citazione d'obbligo va a Thunderbirds, serie tv britannica di fantascienza realizzata interamente con pupazzi, approdata al cinema già nel 1966, quando i Muppet ne avevano ancora, di strada da macinare. Difficile inoltre dimenticarsi di una pellicola particolare come Superstar: The Karen Carpenter Project, mediometraggio di Todd Haynes (regista di Velvet Goldmine e I'm Not There), in cui la storia della cantante e batterista morta per complicazioni legate all'anoressia viene raccontata in buona parte utilizzando delle Barbie. Il film fu ritirato dal commercio nel 1990, in seguito a una causa intentata dal fratello di Karen. Per chiudere, per quanto si tratti di un film con persone reali, non è possibile esimersi dallo spendere due parole su Essere John Malkovich, in cui l'attore che dà il titolo al film diventa una sorta di marionetta nelle mani del burattinaio John Cusack.
Venerdì 3 febbraio Jason Segel - per chi non si ricordasse di lui, è il bonaccione Marshall della serie tv How I Met Your Mother - si farà prendere per mano da una masnada di pupazzi chiassosi e riporterà al cinema i Muppet, in un nuovo film scritto da lui e diretto da James Bobin. Ma non si tratta certo della prima volta in cui fantocci e marionette hanno un ruolo di prim'ordine in una pellicola cinematografica. Ecco alcuni celebri esempi in cui dei semplici ammassi di stracci o legno hanno rubato la scena agli attori in carne e ossa.
Una breve premessa: parleremo solo di pellicole live-action, tralasciando quelle realizzate in stop motion, così come i film di animazione. Detto questo, se si vuole parlare di fantocci al cinema o alla tv, è necessario partire dalla figura di Jim Henson, ovvero il creatore dei famosi Muppet, che oltre ad avere avuto uno show tutto loro, in tv sono tuttora protagonisti del programma per bambini Sesame Street. Innanzitutto, Henson portò al cinema i suoi adorati pupazzi in ben tre occasioni, ovvero Ecco il film dei Muppet, Giallo in casa Muppet e I Muppet alla conquista di Broadway (la sua eredità è stata poi raccolta dal figlio Brian, regista tra gli altri de I Muppet nell'Isola del tesoro). Ma non si limitò a questo, poiché infuse la sua passione per le marionette anche in altre celebri pellicole. Tra questi ricordiamo The Dark Crystal, codiretto nel 1982 con l'amico e collaboratore Frank Oz, girato interamente con pupazzi e burattini, o ancora Labyrinth, film del 1984 che fu un fiasco al botteghino, ma negli anni divenne un vero e proprio cult: la maggior parte delle creature che affollano l'inquietante labirinto e la corte di David Bowie, infatti, non sono altro che fantocci.
Si potrebbe pensare che i film di pupazzi siano destinati per lo più ai bambini o ai ragazzini. Ma la storia del cinema ci ha insegnato che non è affatto così, vista la lunga sfilza di film dell'orrore i cui mostri sono proprio marionette. Basti pensare a Dead Silence, in cui lo spirito di una ventriloqua condannata al linciaggio si reincarna in un pupazzo per cercare vendetta, oppure ancora a Puppet Master, in cui un burattinaio riesce a infondere la vita ai suoi bambolotti grazie alla magia egizia (che, come è noto, non porta mai niente di buono). Ma tutto sommato, la cosa non dovrebbe stupirci: con i loro occhi freddi e vuoti e il ghigno stampato in volto, le marionette fanno paura anche solo a guardarle. Va precisato che alcuni di questi film fanno ricorso non a veri e propri burattini mossi da mano umana, ma a semplici robot meccanici, ma essendo i loro protagonisti dei pupazzi è lecito chiudere un occhio.
Quando però diciamo che i pupazzi non sono necessariamente un gioco da ragazzi, non parliamo soltanto di horror. Spesso, infatti, questi hanno fatto la loro comparsa in film che, per le tematiche trattate, si rivolgono a un pubblico espressamente adulto. È il caso di Meet the Feebles, opera seconda di un giovane Peter Jackson, ancora ben lontano dal realizzare l'epica trilogia del Signore degli anelli. In questa grottesca pellicola del 1984, difatti, il regista neozelandese diresse una serie di marionette in una storia in cui abbondano sesso e violenza. Lo stesso si può dire per Team America, tentativo con i burattini del caustico duo dietro la serie animata South Park. Spassoso ma scurrile, l'action movie di Trey Parker e Matt Stone trasforma tra l'altro in pupazzi vari membri dello star system americano (tra cui Matt Damon, George Clooney, Sean Penn e Michael Moore) e l'ormai defunto presidente nordcoreano Kim Jong-Il: tutti quanti ricevono un trattamento molto poco riguardoso.
Una citazione d'obbligo va a Thunderbirds, serie tv britannica di fantascienza realizzata interamente con pupazzi, approdata al cinema già nel 1966, quando i Muppet ne avevano ancora, di strada da macinare. Difficile inoltre dimenticarsi di una pellicola particolare come Superstar: The Karen Carpenter Project, mediometraggio di Todd Haynes (regista di Velvet Goldmine e I'm Not There), in cui la storia della cantante e batterista morta per complicazioni legate all'anoressia viene raccontata in buona parte utilizzando delle Barbie. Il film fu ritirato dal commercio nel 1990, in seguito a una causa intentata dal fratello di Karen. Per chiudere, per quanto si tratti di un film con persone reali, non è possibile esimersi dallo spendere due parole su Essere John Malkovich, in cui l'attore che dà il titolo al film diventa una sorta di marionetta nelle mani del burattinaio John Cusack.