Noomi, una Rapace artiglia Hollywood

Cinema

La protagonista della trilogia svedese di "Millennium" è ormai una diva degli Studios. In una intervista a Sky Cine News racconta della sua esperienza gitana con Sherlock Holmes e di "Babycall". Guarda il video

Noomi Rapace si racconta a Sky Cine News. E' stata conosciuta grazie alla trilogia di Millennium girata in Svezia. poi ripresa da David Fincher negli States: era un angelo vendicatore che combatte senza tregua. E' grazie alla sua interpetazione di Lisbeth Salander che è diventata una star internazionale. E ora ha in lavorazione parecchi progetti tra cui l'atteso Prometheus di Ridley Scott. Il debutto in lingua inglese è arrivato con Sherlock Holmes gioco di ombre.

Ora è entrata a Hollywood dalla porta principale. Ma non rinnega le sue origini svedesi: "In realtà sono per metà spagnola, mio padre è un cantante di flamengo. Sono stati un po' insieme poi si sono lasciati, avrò avuto cinque anni. Poi ho traslocato in Islanda, perhcé islandese era il nuovo compagno di mia madre. Poi sono tornata in Svezia".

Con Sky Cine News ha parlato della sua interpretazione in Babycall, dove un oggetto per bambini assume connotazioni spaventose: "Era il mio incubo, lo usavo quando mio figlio era piccolo e lo ascoltavo sempre. Ecco perché nel film è così terrificante. Altra cosa è stata fare la gitana in compagnia di Sherlock Holmes e Watson: sono una nomade abituata a viaggiare e a vivere di espedienti, me la cavo sempre. La mia è una figura forte, abituata a fuggire e a non sentirsi benvenuta. Mi paicciono le scene di azione in generale ma soprattutto in Sherlock Holmes perché volevamo un risultato realistico".

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