
Addio a Ulay, le performance più famose dello storico compagno di Marina Abramovic. FOTO
Figura chiave della Performance Art e fotografo, era noto soprattutto per la sua collaborazione con l'artista serba tra gli anni Settanta e Ottanta. I due, che furono anche legati sentimentalmente, si sono ritrovati nel 2010 durante un'esibizione di Abramovic a New York

Protagonista della scena artistica internazionale per più di 40 anni, Ulay è stato una figura chiave della performance art. Noto al grande pubblico soprattutto per la sua collaborazione con Marina Abramovic, con cui è stato anche legato sentimentalmente, è morto a 76 anni il 2 marzo 2020
Addio a Ulay, morto a 76 anni uno dei simboli della performance art
Frank Uwe Laysiepen, meglio conosciuto come Ulay, è morto nella sua casa di Lubiana dopo una lunga malattia
Chi è Marina Abramović, l’artista delle performance estreme
Nato in Germania, a Solingen, il 30 novembre 1943, inventa nei primi anni ‘70 l’espressione “performance photography”, sperimentando con le polaroid e indagando sui temi dell’identità e del corpo. Nel 1976 si trasferisce ad Amsterdam: qui incontra Marina Abramovic, con cui inizia un sodalizio creativo che durerà ben 12 anni, fino al 1988

I due realizzano assieme opere che hanno fattola storia della Performance Art come 'Imponderabilia' (realizzata nel 1977 a Bologna presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna): per entrare nel museo, obbligavano le persone a passare attraverso i loro corpi nudi posti l'uno di fronte all'altro, a pochi centimetri di distanza

I due artisti indagano i limiti del corpo e della mente e il tema della relazione uomo-donna. Una delle performance più note è 'Relation in Time', che si svolge presso la Galleria Studio G7 di Bologna (foto: YouTube)

Nel 1980 al Filmstudio Amsterdam realizzano Rest Energy. Ulay regge un arco mentre Marina mantiene in tensione una freccia puntata verso se stessa, verso il proprio cuore (foto: YouTube)

Nella performance 'Light/Dark' i due artisti si prendono a schiaffi per ore (foto: YouTube)

Si separano nel 1988 con un’ultima performance chiamata "The Lovers: The Great Wall Walk": decidono di percorrere ognuno metà della muraglia cinese partendo dai lati opposti e di trovarsi esattamente a metà per dirsi addio

La performance dura in tutto 90 giorni (foto: YouTube)

Al termine della relazione, iniziano anni di battaglie legali, che finiscono anche in tribunale per un contenzioso sulla paternità di alcune opere e sui relativi compensi. Nel 2016 un tribunale olandese ha condannato Marina Abramovic al pagamento di 250 mila euro. Nella foto, Ulay con la moglie

La rappacificazione avviene solo nel 2010. In occasione della retrospettiva al MoMa di New York “The artist is present” molti visitatori si sono messi in fila per sedersi davanti a Marina Abramovic. Faccia a faccia e in silenzio. Tra loro, a sorpresa, è arrivato anche Ulay

Entrambi si sono messi a piangere in una scena toccante documentata anche da un video diventato subito virale

Al termine della collaborazione artistica con Marina Abramovic, Ulay torna a dedicarsi alla sua prima passione, la fotografia, concentrandosi sul tema dell'emarginazione e del nazionalismo risorgente in Europa

Nel 2009 si trasferisce da Amsterdam a Lubiana. Qualche mese più tardi gli viene diagnosticato un cancro. Alla malattia dedica un documentario intitolato "The Project Cancer", diretto da Damjan Kozole

Durante tutta la carriera è rimasto fedele al proprio motto: "L'estetica senza etica è cosmetica"