Eros Ramazzotti accusato di danni in casa a CityLife: chiesto risarcimento da 200mila euro
Spettacolo
Un contenzioso milanese coinvolge Eros Ramazzotti e il vicino di casa Paolo Rossi: quest’ultimo accusa il cantante di aver causato gravi danni alla sua abitazione durante la ristrutturazione dell’appartamento soprastante. La richiesta? Un risarcimento da 200mila euro. Ma il manager del cantautore respinge le accuse e parla di ricostruzione “incompleta e fuorviante”, mentre il Tribunale dovrà stabilire le responsabilità
Un palazzo elegante nel cuore di CityLife, a Milano, e una disputa che fa rumore. Eros Ramazzotti è finito al centro di una causa civile: il vicino di casa, Paolo Rossi, revisore contabile, sostiene che i lavori di ristrutturazione nell’appartamento del cantante abbiano “letteralmente devastato” la sua abitazione. La richiesta di risarcimento? Ben 200mila euro. Una cifra che, secondo Rossi, corrisponde ai danni subiti dopo mesi di interventi strutturali al piano superiore, con vibrazioni e infiltrazioni che avrebbero compromesso muri e impianti. Il caso è approdato davanti al Tribunale di Milano, dove si cerca di fare chiarezza su responsabilità e entità del danno.
La versione del vicino e le accuse
Secondo quanto riportato da La Verità, Rossi avrebbe incaricato i suoi legali, Fabio Lepri e Salvatore Pino, di agire contro Ramazzotti. “I lavori hanno gravemente danneggiato l’appartamento sottostante”, spiegano i difensori, parlando di interventi “invasivi e prolungati” che avrebbero causato crepe nei soffitti e problemi agli impianti idraulici. Non solo: il revisore contabile sostiene di aver vissuto per mesi in un cantiere, tra rumori e polvere, con conseguenze anche sulla vivibilità della casa. Da qui la richiesta di un risarcimento importante, pari a 200mila euro, cifra che – secondo i legali – coprirebbe non solo i danni materiali ma anche il disagio subito.
La replica del cantante e del suo manager
Ramazzotti respinge ogni responsabilità. A parlare è Gaetano Puglisi, manager e amministratore unico di Radiorama, l’etichetta fondata dal cantautore: “La versione dei fatti fornita dagli organi di stampa è incompleta e fuorviante”. Puglisi precisa che l’unico appartamento oggi inutilizzabile nello stabile è quello di Ramazzotti, sottolineando come il procedimento davanti al Tribunale sia ancora in corso e coinvolga più parti. “Secondo i nostri tecnici – aggiunge – il pregiudizio che il dottor Rossi può aver patito si assesta in un importo di gran lunga inferiore a quanto riportato dai titoli di stampa”. Il manager insiste sul fatto che sarà il consulente tecnico nominato dal giudice a stabilire l’ammontare reale del danno, con un’analisi “equilibrata e oggettiva”.
Una causa che coinvolge più soggetti
Non è una semplice lite tra due vicini. Il procedimento aperto davanti al Tribunale di Milano vede coinvolti diversi attori: oltre a Ramazzotti e Rossi, ci sono imprese edili, tecnici e amministratori di condominio. L’obiettivo è chiarire chi sia effettivamente responsabile dei danni denunciati. Una perizia tecnica è già stata disposta per valutare l’impatto dei lavori sull’intero stabile, un complesso residenziale di lusso dove ogni intervento può avere conseguenze delicate. “Il giudizio è in corso e sarà il consulente nominato dal Tribunale a stabilire l’ammontare reale del danno”, ribadisce Puglisi, che punta a smontare la cifra di 200mila euro definendola “sproporzionata rispetto alle evidenze tecniche”.