Da Naomi Campbell a Demi Moore, le star ricordano sui social Giorgio Armani
SpettacoloDopo la morte dello stilista, icona assoluta della moda, il mondo di cinema, musica e fashion lo saluta con post e ricordi commossi. Da Versace a Beckham, da Julia Roberts ad Anna Wintour: una scia di tributi che racconta l’impronta indelebile del “Re Giorgio”
La scomparsa di Giorgio Armani, 91 anni, annunciata il 4 settembre, ha acceso un’onda planetaria di reazioni sui social: colleghi, celebrità e addetti ai lavori hanno condiviso foto, aneddoti e parole di gratitudine per lo stilista che ha riscritto l’eleganza contemporanea. Donatella Versace parla di "un gigante", Victoria Beckham lo definisce "un visionario", mentre Julia Roberts ricorda il suo rigore gentile e il sostegno lungo le loro carriere; tra le voci anche Anna Wintour e Ralph Lauren. In questo pezzo i post più significativi per restituire, in tempo reale, la misura dell’eredità di “Re Giorgio”.
Il direttore di Sky TG24 Giuseppe de Bellis ricorda Giorgio Armani: "Qualche tempo fa ha citato sè stesso in un articolo - che secondo me era ed è il suo testamento, anche per come credo voglia essere ricordato - in cui diceva 'A volte mi fermo e mi chiedo devo dimostrare qualcosa e a chi? Lo dico onostamente, la risposta è a me stesso'"
Le amate top model, da Naomi Campbell a Claudia Schiffer lo hanno ricordato come "una leggenda, un visionario, un vero maestro di eleganza". Claudio Barbera, direttore della Biennale di Venezia: "Armani è stato appassionato di cinema e collaboratore di grandi registi. Emanuela Fanelli, madrina della Mostra del Cinema di Venezia lo ha ricordato "come una persona gentile, un uomo attento agli altri". Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair dice che "è stato lui a inventare il rapporto tra il cinema e la moda, lo ha fatto con American Gigolò quando nessuno ci credeva e gli attori si vestivano con ciò che capitava". Maria Grazia Cucinotta: "è stato presente nelle fasi più importanti di tutta la mia vita".
La straordinaria eco suscitata dalla morte di Giorgio Armani va oltre il tributo cinematografico o l’omaggio istituzionale: trova un tratto connettivo nella moda, nella cultura e nello sport — territori nei quali la sua visione è stata pionieristica.
Armani ha incarnato un’eleganza sobria e concreta, capace di una lucidissima astrazione, che si traduceva in capi capaci di resistere al tempo e alla volubilità delle tendenze. Questo spirito, saldamente legato a Milano, la sua casa e fonte d’ispirazione, è stato raccontato con rispetto e partecipazione collettiva, a sottolineare come “il re della moda” fosse prima di tutto un uomo che ha saputo unire identità e modernità.
In tantissimi lo hanno ricordato non soltanto per la sua creatività, ma anche per il suo carattere autentico: “Re Giorgio” incarnava una presenza discreta ma incisiva, capace di entrare nei dettagli e nello spirito delle persone che ha accompagnato. Questi omaggi hanno dimostrato che il suo lascito va ben oltre i capi e le collezioni: Armani vive soprattutto nel rapporto di fiducia, empatia e ispirazione che ha costruito.