
La pellicola di Sean Baker premiata nelle categorie miglior film, miglior regia e per l'interpretazione da protagonista di Mikey Madison. La serie Netflix domina le sue categorie grazie alle interpretazioni di Richard Gadd, Nava Mau e Jessica Gudding
Anora continua la sua corsa verso una notte degli Oscar alla quale si presenta un po’ a sorpresa da favorito numero uno per la statuetta di migliore film. Il film di Sean Baker ha conquistato gli Spirit Award, premi assegnati dall'organizzazione no-profit IFP/West (ridenominata dal 2005 Film Independent) per sostenere e promuovere il cinema indipendente la cui cerimonia si svolge normalmente la sera prima degli Oscar ma che quest’anno li anticipa di una settimana.
Anora miglior film
Anora si è prevedibilmente imposto nella categoria miglior film, battendo, tra gli altri, The Substance con Demi Moore, ma anche nelle categorie miglior regista con Sean Baker e migliore attrice protagonista (agli Spirit Awards le categorie degli attori non sono divise per genere) con Mikey Madison. Tutte categorie in cui Anora è candidato anche agli Oscar, dove ha raccolto sei nomination.

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Anora, come il film di Sean Baker è diventato il favorito agli Oscar
Serie e documentari
Tra i documentari, a imporsi è stato No Other Land, il progetto che racconta attraverso l'attivista palestinese Basel Adra la distruzione della comunità di Masafer Yatta da parte dell'occupazione israeliana. La migliore serie dell'anno è Shōgun ma nella sezione Baby Reindeer ha ottenuto tre premi grazie alle interpretazioni di Richard Gadd, Nava Mau e Jessica Gunning.
Tutti i premi gli Spirit Awards
- Miglior film: Anora
- Miglior film d’esordio: Dìdi
- John Cassavetes Award (assegnato al miglior film con un budget inferiore al milione di dollari): Girls Will Be Girls
- Miglior regista: Sean Baker — Anora
- Migliore sceneggiatura: Jesse Eisenberg — A Real Pain
- Migliore sceneggiatura all’esordio: Sean Wang — Dìdi
- Miglior interpretazione da protagonista in un film: Mikey Madison — Anora
- Migliore interpretazione da non protagonista in un film: Kieran Culkin — A Real Pain
- Miglior esordio di un attore in un film: Maisy Stella — My Old Ass
- Migliore fotografia: Jomo Fray — Nickel Boys
- Miglior montaggio: Hansjörg Weissbrich — September 5 – La diretta che cambiò la storia
- Robert Altman Award (assegnato a registi, direttori di casting e cast): His Three Daughters
- Miglior documentario: No Other Land
- Miglior film straniero: Flow – Un mondo da salvare
- Produttore: Sarah Winshall — Ho visto la TV brillare
- Someone to watch Award: Sarah Friedland — Familiar Touch
- Truer than fiction award: Rachel Elizabeth Seed — A Photographic Memory
- Miglior serie o documentario non sceneggiato: Hollywood Black
- Miglior nuova serie sceneggiata: Shōgun
- Miglior protagonista in una serie: Richard Gadd — Baby Reindeer
- Miglior non protagonista in una serie: Nava Mau — Baby Reindeer
- Migliore interpretazione all’esordio in una serie: Jessica Gunning — Baby Reindeer
- Miglior cast in una serie: Manuale per morire da sola