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Diddy, revocate le chiavi di Miami dopo le accuse di violenza sessuale

Spettacolo

Laura Alberti

©IPA/Fotogramma

Il rapper e produttore è stato ufficialmente privato dell'onoreficenza la scorsa settimana alla luce del suo arresto, dell'incriminazione e della valanga di cause legali - prevalentemente per violenza e abusi sessuali - emerse negli ultimi mesi

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Miami Beach ha ufficialmente tagliato i ponti con Diddy, revocandogli le Chiavi della Città a causa dei suoi continui problemi legali. A riportarlo, in esclusiva, è stato TMZ.

 

Diddy era stato onorato con la chiave cerimoniale nel 2015 per il suo contributo all'industria musicale e per il suo ruolo nell'organizzazione della Revolt Music Conference a Miami Beach.

La revoca delle chiavi

Diddy, anche noto come Puff Daddy, accusato di violenza sessuale e di diversi altri crimini, è stato ufficialmente privato dell'onorificenza la scorsa settimana alla luce del suo arresto, dell'incriminazione e della valanga di cause legali per aggressione sessuale che si sono accumulate contro di lui, nove anni dopo che gli è stata assegnata per la prima volta la Chiave della Città di Miami.

 

Il sindaco di Miami Beach Steven Meiner e la commissione cittadina hanno votato all'unanimità sulla decisione, nel corso di un'udienza programmata per mercoledì 30 ottobre. La risoluzione, tuttavia, deve ancora essere ufficializzata.

 

Già a giugno, la città ha ufficialmente revocato il 13 ottobre come "Sean Diddy Combs Day". La delibera di revocare la giornata dedicata all'ex magnate della musica è arrivata dopo il video dell'aggressione a Cassie Ventura.

 

Non è la prima volta che Diddy perde le chiavi onorarie di una città: TMZ ha pubblicato la notizia secondo cui avrebbe già restituito le chiavi di New York, dopo che il sindaco Eric Adams gli ha inviato una richiesta tramite lettera.

Sean Diddy Combs, le accuse e le ultime notizie

Gli avvocati di Diddy hanno chiesto a un giudice di limitare le dichiarazioni rilasciate da potenziali testimoni e dai loro avvocati fuori dal tribunale, citando in particolare un testimone della giuria popolare che continua a parlare con la stampa. Il team del produttore musicale ha depositato i documenti domenica 3 novembre, chiedendo al tribunale di accelerare il processo di risposta alla mozione di Diddy.

 

Intanto, ogni giorno emergono nuovo accuse. La scorsa settimana Sean "Diddy" Combs è stato accusato di aver drogato e aggredito sessualmente un bambino di 10 anni e un ragazzo di 17. Entrambe le cause sono state intentate dall'avvocato Tony Buzbee, che sostiene di avere oltre cento persone pronte a denunciare Combs per abusi e sfruttamento sessuale.

 

In una dichiarazione al The Independent, gli avvocati del rapper e produttore hanno affermato: "L'avvocato dietro queste cause è interessato all'attenzione dei media piuttosto che alla verità, come è ovvio dalle sue continue apparizioni sulla stampa e dal numero 1-800. Come abbiamo già detto, il signor Combs non può rispondere a ogni nuova trovata pubblicitaria, nemmeno in risposta ad affermazioni palesemente ridicole o palesemente false. Il signor Combs e il suo team legale hanno piena fiducia nei fatti e nell'integrità del processo giudiziario. In tribunale, la verità prevarrà: il signor Combs non ha mai aggredito sessualmente o trafficato nessuno, uomo o donna, adulto o minore".

 

Combs è trattenuto senza cauzione nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn dopo essere stato arrestato a settembre per associazione a delinquere e traffico sessuale, con i pubblici ministeri che hanno affermato che il rapper e i suoi soci hanno minacciato, costretto e abusato di diverse persone intorno a lui "per soddisfare i suoi desideri sessuali", costringendo le vittime a registrare attività sessuali che lui ha definito "Freak Offs".

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