Carolina Crescentini e Giampaolo Morelli ospiti a Stories. VIDEO

Spettacolo

Al cinema dall'11 settembre con il loro ultimo film “Come far litigare mamma e papà”, i due attori, tra ricordi personali e curiosità sulla loro carriera si raccontano al vicedirettore di Sky Tg24 Omar Schillaci nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo

Sono Carolina Crescentini e Giampaolo Morelli i protagonisti della nuova puntata di Stories, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospiti del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, la coppia di attori si racconta in “Carolina Crescentini e Giampaolo Morelli – Una poltrona per due”. In onda lunedì 9 settembre alle 21.00 su Sky TG24, sabato 14 settembre alle 13.30 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.   

"Come far litigare mamma e papà" al cinema dall'11 settembre

Dall’11 settembre al cinema con “Come far litigare mamma e papà” per la regia di Gianluca Ansanelli, dove interpretano una coppia messa in crisi proprio dal figlio. “È un family” ha spiegato Giampaolo Morelli, ma “la cosa molto interessante di questo film è che c'è un bimbo che per evitare un trasferimento in campagna, prova a far litigare sua madre e suo padre, cioè a farli divorziare”. Questo bimbo “è abituato, dalle storie dei suoi compagni di classe, alle famiglie divise e avendo una famiglia particolarmente unita, pieni di progetti, con la mamma che gli sta molto addosso… va in crisi con questa cosa del trasferimento e quindi deve trovare una strategia” aggiunge Carolina Crescentini. Ma il vero elemento di modernità del film, secondo Morelli, sta proprio nella crisi genitoriale, innescata anche dal fatto che “interpreto un uomo che ha una moglie con una posizione sociale e lavorativa migliore della mia, e ancora oggi gli uomini non sono abituati a questo cambiamento sacrosanto che sta avvenendo e questo li destabilizza.

Una poltrona per due

Una lunga e divertente intervista ricca di aneddoti e curiosità per raccontare le vite, ancor prima che le carriere, di due straordinari interpreti del nostro cinema e della nostra televisione. Romana lei, napoletano lui, che da Napoli ha tratto tutta la forza e l’ispirazione artistica per arrivare dov’è oggi, “Napoli è casa, è tutto per me. Io sono Napoli dentro. È tutti i miei ricordi, belli e brutti, però è la vita”, attraversando non poche difficoltà come lui stesso ci ha tenuto a spiegare raccontando della sua infanzia tra i banchi di scuola. “Io ero dislessico, sono tuttora dislessico, solo che quando ero dislessico io, a scuola non si sapeva niente di dislessia, quindi ero un asino, uno che non voleva studiare, uno che non ce la faceva a studiare, che non si applicava abbastanza e mi prendevo un sacco di sgridate per questa cosa”, ha confessato. “Oggi ci sono tanti elementi per riconoscerla, ci sono delle leggi che la riconoscono, però è una roba che viene presa spesso sottogamba. È una cosa che ha caratterizzato tutta la mia esistenza”. Carolina Crescentini confessa di essere stata molto più brava sui banchi di scuola, ma anche più ribelle. Di quegli anni ricorda in particolare un professore che “ci faceva leggere ad alta voce in piedi la Locandiera di Goldoni o la Divina Commedia e ce la faceva disegnare, dovevamo fare un quadro, un dipinto della sintesi di un canto e questa cosa la trovo geniale, perché faceva in modo che tu non stessi semplicemente studiando un autore, ma ti ci immergessi. Secondo me lui mi ha buttato un seme” fondamentale poi per la sua crescita e realizzazione artistica. Di quegli anni di giovinezza, il ricordo dei primi amori e soprattutto del primo bacio, traumatico per Morelli, “boom, una dentata incisivo contro incisivo paurosa”, molto più romantico per lei, “al cinema, mentre guardavamo la famiglia Addams”. Poi la crescita, l’affermazione e il successo, ma in un mondo paillettato come quello dello spettacolo da sembrare sempre perfetto da fuori, ci sono anche grandi ostacoli umani e professionali che i due hanno dovuto affrontare. “È una condizione maledetta essere perennemente sottoposti al giudizio e ci sono dei momenti in cui mi dico ‘ti andrà di subire il giudizio per tutta la vita?’ Non so quello che accadrà ma non ho un piano b” racconta Crescentini. “Ho avuto un periodo in cui non lavoravo proprio più” ammette invece Morelli “perché avevano chiuso l'Ispettore Coliandro, però mi identificavano molto con quel personaggio e mi prendevo un sacco di no. Ho avuto due, tre anni di fermo, in cui ho pensato che non l'avrei fatto mai più l'attore o il regista, insomma, che questo mondo non mi sarebbe mai appartenuto più, era stata una parentesi della mia vita e mi sarei dovuto inventare qualche altra cosa”. Nessun pentimento però nelle scelte fatte e perseguite, “forse a volte però ho sbagliato perché ho una tendenza alla fuga, cintura nera di fuga io” racconta Carolina Crescentini, “e questa cosa magari mi ha portato anche nelle relazioni passate a fare involontariamente del male, però era il mio modo per proteggermi da qualcosa che stavo provando”. Le critiche che hanno fatto più male? “Non penso molto alle critiche, perché mi prendo molto in giro da sola e perché cerco sempre di trasformarle in qualcosa di costruttivo, poi per me che sono stata la cagna maledetta…” ha scherzato Carolina, riferendosi al suo iconico personaggio nella serie Boris. Più suscettibile Giampaolo Morelli, dato che “una volta una critica ha scritto del mio primo film da regista, che mi ero dato alla regia per togliermi dal precariato del mondo degli attori, come se i registi fossero meno precari” ha riso sotto i baffi, poi ricordando la gavetta dei provini, tra cui sgomitava per farsi largo ed emergere, “ogni provino per me era fondamentale e arrivavano una serie di ‘no’ infiniti, ecco, io me li ricordo tutti, tutti. Ricordo ogni ‘no’ che ho ricevuto”, come a dire, Morelli perdona ma non dimentica. Infine, un pensiero, su cosa Morelli e Crescentini credano gli altri pensano di loro. “Tutti potranno dire che sono molto preciso, non ho capricci o colpi di testa e mi vivo il lavoro come un lavoro a tutti gli effetti. È un lavoro come un altro e davvero lo vivo così” dice Giampaolo. “C’è chi potrà dire che sono molto affidabile e disciplinata sicuramente. C’è chi può dire che sono coraggiosa e c’è chi può dire che sono una pazza furiosa. Sicuramente ci sono opinioni diverse” ha scherzato Carolina.

 

STORIES: “CAROLINA CRESCENTINI E GIAMPAOLO MORELLI – UNA POLTRONA PER DUE” IN ONDA LUNEDÌ 9 SETTEMBRE ALLE 21.00 SU SKY TG24 (CANALI 100 E 500 DI SKY E CANALE 50 DEL DTT), SABATO 14 SETTEMBRE ALLE 13.30 SU SKY ARTE E DISPONIBILE ON DEMAND E SU SKYTG24.IT
 

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