Teatro alla Scala, per la prima volta nella storia due musicisti rom solisti

Spettacolo

Sabrina Rappoli

Sono padre e figlio, il violinista Gennaro Spinelli e il rinomato compositore Santino Spinelli. Saranno insieme sul palco del Teatro alla Scala, da solisti, il 10 aprile

 

Il traguardo raggiunto da padre e figlio non ha precedenti a livello italiano e segna un importante passo simbolico per l’intero Paese e per la comunità Rom e Sinti, sia a livello culturale che sociale, verso una maggiore inclusione. «La musica parla a tutti ed è il linguaggio più immediato per l’integrazione e lo scambio culturale» ha dichiarato Gennaro Spinelli, tra i più noti violinisti rom a livello internazionale, ambasciatore dell'International Romanì Union per l'arte e la cultura romanì nel mondo e presidente dell'Unione della Comunità Romanés in Italia (UCRI). 

Ad affiancarlo sul palco del celebre Teatro sarà il padre Santino Spinelli, musicista e celebre compositore già commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Eletto Vice Presidente al parlamento dell'Unione Internazionale Romaní (IRU), organizzazione non governativa attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite, ha dedicato la sua vita alla diffusione e alla valorizzazione della musica e della cultura romanì nel mondo. 

PadreFiglio

L’evento si inserisce all’interno di una cornice più ampia di attività svolte su tutto il territorio nazionale, in concomitanza con la Giornata internazionale dei Rom e Sinti dell’8 aprile, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Romanès italiane (UCRI) di cui Gennaro Spinelli è presidente, con l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Quest'anno l'UNAR ha lanciato la prima Settimana della cultura rom e sinta, per celebrare la Giornata dell'8 aprile e per riconoscere il prezioso contributo delle comunità alla storia, all'arte e alla cultura europea»

 

«L’iniziativa» - dichiara il Direttore dell’UNAR Mattia Peradotto - «rappresenta un passo fondamentale verso la promozione di una conoscenza non stereotipata delle minoranze. Promuovere il dialogo in cui attivisti, studenti, artisti rom e sinti siano protagonisti è un elemento essenziale dei processi di empowerment ed è il percorso auspicato nella Strategia di Uguaglianza, Inclusione e Partecipazione di Rom e Sinti di recente approvazione».

 

A dare il suo contributo anche l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) sezione “La Scala”. «Già nel 2020 abbiamo avuto modo di collaborare con la comunità Rom milanese per ricordare il Porrajomos, e il nostro impegno è costante al fianco di questa popolazione perseguitata da pregiudizi» - ha dichiarato il presidente della sezione Anpi del Teatro alla Scala, dott. Francesco Lattuada.

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