Ha inaugurato a Palazzo Reale "Dal cuore alle mani," la mostra che racconta la storia artistica e creativa di Domenico Dolce e Stefano Gabbana e rende omaggio ai valori del ‘fatto a mano’. Promossa dal Comune di Milano Cultura e prodotta da Palazzo Reale e da IMG, sarà visitabile fino al 31 luglio per poi intraprendere un tour internazionale che toccherà alcuni dei più importanti centri culturali del mondo. La raccontiamo per la nuova rubrica di Sky Tg24 FLASH
“Abbiamo sempre saputo che questa mostra apparteneva a Milano”, scrivono in una nota Domenico Dolce e Stefano Gabbana. “Abbiamo un rapporto bellissimo con questa città, di affetto, complicità e stima. Qui è nato tutto, e ora siamo ritornati qui, proprio sotto la Madonnina a fare un punto, come un cerchio perfetto che si chiude. La nostra storia parte da Milano ed è naturale che da Milano cominci anche questo nuovo, importante progetto per noi: sapere che la prima tappa della mostra sarà ospitata da Palazzo Reale, da un’istituzione culturale così prestigiosa, è un enorme onore per noi.”
E’ la prima volta infatti che Palazzo Reale accoglie tra le sue sale la moda, ma la mostra ‘Dal cuore alle mani’ non è una classica mostra di moda. Al piano nobile dello storico palazzo gli abiti si fanno portavoce di quella cultura, tutta italiana, da sempre fonte di ispirazione di Dolce&Gabbana. Perché la moda è cultura, “non esistono forme di arte minore e forme di arte maggiore”, dice ai nostri microfoni Mons. Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana e membro del comitato scientifico della mostra.
‘Dal cuore alle mani’ è una lettera d’amore alla cultura italiana.
“Il moodboard, se posso definirlo così”, ha dichiarato Florence Muller, curatrice della mostra, “è l’Italia in un modo molto ampio. L’Italia dei tempi dei Greci, dei Romani, della Sicilia, di Como, Firenze, Roma, Venezia. Le fonti di ispirazione di Dolce&Gabbana sono infinite.”
C’è l’oro del barocco ma anche il barocco bianco; c’è il nero, simbolo di femminilità e seduzione e da sempre nel DNA Dolce&Gabbana; c’è il Gattopardo, riferimento costante dell’universo del brand; c’è l’Opera; c’è la sartoria, punto di partenza per tutto; c’è il cuore sacro, metafora della devozione dei due stilisti allo stile, al bello e al ben fatto; c’è un messaggio d’amore al patrimonio artistico italiano, ma anche all’artigianalità, quelle eccellenze scoperte tappa dopo tappa durate il gran tour dell’Alta Moda.
“Il Fatto a Mano per noi rappresenta un valore. L’artigianalità è l’arte nobile del fare con le mani, del tocco umano", raccontano Domenico Dolce e Stefano Gabbana. “Senza manualità agli abiti mancherebbe la forma, la qualità, la sostanza. Le mani custodiscono segreti che non possono essere raccontati a parole, segreti che vogliamo rivelare con le nostre creazioni, storie uniche, ricche di dettagli e ricami preziosi.”
E ancora:
“L’Alta Moda è un sogno e i sogni non hanno mai una fine. Finché ci sarà chi si emoziona di fronte alla bellezza del lavoro artigianale che rende unica ogni cosa, ci sarà l’Alta Moda. Per cristallizzare questa magia, l’amica e artista newyorkese Ann Dhuong ha realizzato un quadro, un’opera d’arte dedicata alle nostre creazioni, una per ogni edizione dell’Alta Moda. È la prima volta che li rendiamo pubblici mettendoli in mostra: un racconto per immagini di questi dodici anni di anni di Alta Moda.
'Dal Cuore alle Mani', perchè questo titolo?
“La Moda, come ogni forma di arte”, spiegano gli stilisti, “è un viaggio dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, lo strumento attraverso cui prendono forma. Questa mostra segue lo stesso percorso: ripercorre i nostri luoghi del cuore, quelli toccati dal Gran Tour dell’Alta Moda, soffermandosi sul tocco umano, sul Fatto a Mano. Da Taormina a Venezia, passando per Napoli, Firenze, Como... un sogno itinerante alla scoperta dell’italianità più autentica. L’Italia è un paese piccolo, ma bellissimo e reso unico dal suo patrimonio inestimabile di tradizioni ed eccellenze. Abbiamo voluto raccontare tutto ciò che abbiamo imparato in questi anni, la maestria degli artigiani che abbiamo conosciuto, le nuove tecniche che abbiamo scoperto, il Bello e il Ben Fatto italiano, affinché nulla vada a perso.
“Credo che i visitatori di questa mostra avranno un grande privilegio”, spiega ai nostri microfoni la curatrice Florence Muller, "perché per la prima volta potranno vedere queste creazioni da molto vicino. Ogni singolo dettaglio, tutti i ricami, i pezzi piccolissimi messi insieme per creare queste opere d’arte.”
Ispirare attraverso la bellezza le nuove generazioni
Una mostra che rende omaggio alla bellezza ma è anche una mostra, e su questo tengono moltissimo i due stilisti, che vuole essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni, affinchè possano trovare nei mestieri d’arte un antidoto alla banalità e all’omologazione e possano sentirsi chiamati a raccontare il Bello che hanno dentro.
La prima puntata integrale di FLASH