Paris Fashion Week, la sfilata di Schiaparelli Autunno/Inverno 2024-25. FOTO
Per Roseberry il Ready-to-Wear è un parente prossimo della Haute Couture, per questa ragione, all'interno di una collezione con capi indossabili anche di giorno, non mancano guizzi che richiamano l'alta moda. Non c'è niente di ordinario in un guardaroba pensato per chi vuole essere straordinario sempre. L'imperativo è stupire, con gli abiti ma anche (e soprattutto) con gli accessori
A cura di Vittoria Romagnuolo
Daniel Roseberry, direttore creativo della Maison Schiaparelli, ci riprova col prêt-à-porter, campo nel quale si è messo alla prova dallo scorso anno per rispondere alla richiesta delle clienti della casa di moda in cerca di capi da indossare nella quotidianità. La collezione per l'Autunno/Inverno 2024-25 sfila in chiusura della terza giornata della Paris Fashion Week.
Paris Fashion Week, le star in prima fila alle sfilate. FOTO
Per lo stilista americano il prêt-à-porter - campo nel quale la fondatrice, Madame Elsa Schiaparelli, si mise in gioco solo negli anni Sessanta, quando il volto della moda femminile stava cambiando - è una linea da considerare sorella dell'Haute Couture. In tutte le creazioni, infatti, è presente l' “Esprit de Schiap”, espressione che indica l'essenza della Maison e che dà il nome alla collezione
Il prêt-à-porter di Roseberry per l'Autunno/Inverno 2024-25 è un nuovo capitolo di una storia avviata nel 2023 col fashion show parigino in cui figuravano completi e giacche imbottite da giorno, cappotti e abiti adatti per le occasioni pomeridiane e per la sera. Niente di ordinario, naturalmente. Lo stilista americano desidera che a chi indossa le sue creazioni venga rivolta la domanda: “Scusi, dove ha preso quel pezzo?”
L'esclusività è il tratto distintivo di questa collezione che include tanti capi intercambiabili e combinabili tra loro. In ciascuno è percepibile lo spirito di Schiaparelli, ancora più evidente nei look che includono i buchi della serratura, motivo iconico della Maison
Parigi Haute Couture 2023, la sfilata di Schiaparelli. FOTO
Sulla passerella, coi look da giorno, Roseberry si scatena con alcuni accessori che non può includere nella couture. Ecco il berretto con la visiera, lucido come il competo con la giacca bomber. Attenzione massima ai gioielli, sempre dorati e realizzati nel pieno gusto della Maison. Gli accessori diventano spesso il twist del look
Anche il completo più regolare, con pantaloni e blazer, giunge in passerella indossato da modelle col petto nudo. Il prêt-à-porter di Schiaparelli consiste in abiti fatti per stIpore chi li indossa e chi li guarda
Con i completi da giorno, perfetti per l'ufficio o per le occasioni di lavoro, arriva la nuova cravatta della casa di moda fatta di ciocche di capelli intrecciati. Nell'accessorio c'è tutto l'estro dello stilista americano chiamato a trovare nuove strade da percorrere all'interno della tradizione surrealista della Maison. La cravatta è senz'altro uno dei pezzi simbolo di questa collezione
Denim su denim. Il Canadian Tuxedo style, profondamente americano ed espressione delle radici texane di Roseberry, a confronto con la vena visionaria della Maison Schiaparelli, simbolo della moda europea. Madame Elsa aveva una particolare avversione per i jeans che, invece, inserisce molti simboli della moda a stelle e strisce nelle sue creazioni (vedi anche le numerose fibbie)
Come per tutte le collezioni Ready-to-Wear, dai look da giorno si passa a quelli per il tardo pomeriggio e la sera, una serie di capi realizzati con raso, velluto, seta e vari tessuti elasticizzati, tra cui jersey. Le silhouette cominciano ad essere ridefinite da design d'impatto. Il colore da scegliere è il nero assoluto
Se l'idea è stupire, allora, tanto vale osare col mantello, elemento che definisce look declinati in bianco e nero, tinte essenziali dell'eleganza serale. Schiaparelli è uno dei brand più richiesti dalle celebrity per le occasioni speciali e non è escluso che qualche look di questa collezione venga scelto per la prossima notte degli Oscar
Il look che chiude la sfilata è un trionfo di luce, un long dress tutto cristalli che ridisegna la silhouette con un'illusione ottica, anche questo un richiamo all'heritage della casa di moda. Lo indossa Vittoria Ceretti che sfoggia in passerella sopracciglia sbiancate, elemento chiave di un beauty look firmato dalla makeup artist di fama globale Pat McGrath. L'hairstyle, invece, è di Guido Palau
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