Alessandro Masala: "Breaking Italy è il mondo come piacerebbe a me sentirlo raccontare"

Spettacolo

Fabrizio Basso

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E' una delle voci più indipendenti dell'informazione italiana e sarà tra i protagonisti del Wired Next Fest

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Wired Next Fest è il più grande evento a partecipazione gratuita in Italia dedicato all’innovazione e all’impatto delle tecnologie digitali e si terrà a Rovereto il 6 e 7 maggio. L’edizione di quest’anno sarà dedicata all’Italia e al racconto di come il nostro Paese sta costruendo il suo futuro, mettendo al centro i territori e la loro capacità di connettersi con il mondo. Tra i protagonisti c'è Alessandro Masala che col suo Breaking Italy è una delle voci più indipendenti dell'informazione italiana.

Alessandro partiamo dal concetto di informazione: Breaking Italy è l’informazione come tu la vorresti?

Credo di sì, sto cercando di avvicinarmi a quello che volevo quindi un maggiore senso critico e il mettersi in discussione come comunicatore. Se i fatti mi contraddicono cambio idea e lo ammetto.
Si chiama onestà intellettuale. Il tuo taglio è molto angolosassone e funziona: perché in Italia il concetto del late night show non si radica?
Non è molto informazione ma è intrattenimento. Loro si prendono più in giro, sono auto-ironici, da noi è forte la settarizzazione dei temi, ti faccio un esempio: da noi la geopolitica è seria e scherzarci talvolta infastidisce; anche il mio pubblico ogni tanto si scoccia.
Ti definisci un geek nativo poi diventato artista visuale: c’è un preciso momento in cui c’è stato il salto?
Per un periodo ho fatto l’artista, tutto nasce dall’essere nerd e geek, mi piacciono le cose di nicchia e le porto su un programma generalista. Ci metto cose che mi appartengono, dai giochi ruolo a film oscuri che ho visto da da ragazzino, situazioni che creano il conflitto.
Oggi la tecnologia è talmente veloce che stanno nascendo forme di luddismo: cosa ne pensi?
Il punto è che quando arriva una novità l’adozione è di nicchia. La realtà aumentata è l'Intelligenza Artificiale, temi che mi affascinano, sono di nicchia poi possono diventare consumo di massa è  sei obbligato ad averli. Whatsapp è il lavoro, Telegram lo uso con gli amici. Io sono appassionato di tecnologia e uso device che molti non usano mentre all’utente medio non cambia il modello del telefonino. Però è chiaro che la missione è il consumo di massa perché lo sviluppo tecnologico per la nicchia è anti-economico.
Quale è il criterio con cui scegli le notizie da approfondire?
Ho quattro persone in redazione, poi facciamo la riunione e una parte diventa podcast. La scelta finale è mia ma la redazione sa dove andrò, sa quelle di cui non si parla ma anche quello che piace a me che è di nicchia.
Come nasce il nickname shooters hate you?
Me la trascino da ragazzino, è legata ai videogiochi. Ora è diventanta Shy, l'acronimo.
Sei un pioniere di youtube perché se non erro hai iniziato oltre dieci anni fa: resta una piattaforma forte secodonte te?
In questo momento è la più forte. Ha una data-base infinito e ha un sistema che permette alle persone di diventare partner e guadagnare, elemento che non hanno gli altri in maniera così evidente.
Come ti difendi dalle fake news?
Stiamo attenti ai processi che ci permettano di essere sicuri di quelli che diciamo. Preferiamo uscire anche un giorno dopo pur di essere sicuri. Per farti comprendere se commentiamo una legge promulgata in Russia la traduciamo e ce la studiamo.
Tu sei cresciuto gradualmente, non sei esploso in pochi giorni: ti consideri una mosca bianca nella stagione dei tiktoker?
Sì ma sono anche un dinosauuro di internet. Io non inseguo le mode, caratterialmente ho sembre seguito le cose non per moda ma per mia indole.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Stiamo strutturado tanti progetti ma non da qui all’estate, i nostri sono a lungo respiro e ci lavoriamo molto tempo.


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