Il brano descrive minuziosamente e poeticamente il dramma che investe la persona malata e i suoi familiari, mantenendo integra la dignità di tutte le persone coinvolte
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA
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Ci sono storie così profonde che vanno raccontate in punta di piedi, con gentilezza seppur con grande onestà. Sono storie vere, così vere da far male. Storie di pochi che poi diventano le storie di molti e infine di tutti quando si scopre che a raccontarle insieme si cancella la paura. Fammi sentire in un sogno rappresenta una di queste storie e il suo intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla patologia degenerativa dell’Alzheimer che purtroppo colpisce sempre più persone nel mondo e a una soglia di età sempre più bassa. Un brano e un video che raccontano quanto possa accadere a una persona affetta dal morbo di alzheimer, con la giusta dose di veridicità e di delicato riserbo. Fammi sentire in un sogno infatti descrive minuziosamente e poeticamente il dramma che investe la persona malata e i suoi familiari, mantenendo integra la dignità di tutte le persone coinvolte.
Sono estremamente orgogliosa del risultato ottenuto e mi auguro che questo lavoro possa essere un valido strumento per conoscere meglio il morbo di Alzheimer e incoraggiare a investire sempre di più nella ricerca di cure e terapie, ma anche nel sostegno alle famiglie coinvolte, affinché possano fare affidamento su personale e strutture sempre più adeguate. Il brano Fammi sentire in un sogno nasce dall’esperienza diretta di Beppe Frattaroli (mio direttore artistico) che ha scritto e dedicato questa canzone alla madre affetta da Alzheimer. La dolcezza della melodia incontra la profondità del testo che riproduce un dialogo /monologo intenso tra madre e figlio che, come accade nei sogni più belli, ricerca la leggerezza e lo stupore di un nuovo incontro in uno spazio- tempo condiviso, quello onirico, capace di oltrepassare i limiti imposti dalla malattia. Fammi sentire in un sogno.....portami lì dentro nel tuo mondo... recita infatti una parte del testo.
Tale esperienza prende forma grazie al grande lavoro e indiscussa sensibilità di tutto lo staff che ha realizzato il video, magistralmente diretto dal regista Mattia Bello. Il Direttore della Fotografia è Tony Roman mentre la Direzione Casting é stata affidata a Alessandro Andolfato. Nonostante il dramma di questa storia, il video riesce a lasciare immutato qualcosa, a renderlo più forte del dolore e della paura, qualcosa che persistente si ripresenta all’interno della narrazione e si trasfigura in un fiore, una gerbera dai colori variegati, all’interno di momenti distinti: quel fiore è l’Amore!!!
L’amore che cura, accarezza l’anima attraverso il corpo, l’amore paziente che interviene sempre al momento giusto, multiforme eppure sempre uguale a sé stesso. Ed è ancora Amore ciò che rimane negli occhi, nel brivido che corre lungo la schiena, nell’ultimo frammento di mani che si accarezzano, nello sguardo finale che viaggia oltre lo schermo. Ci sono storie che vanno raccontate con delicatezza…e questa è una di quelle.