Conservatorio, Mianiti dirige l'Orchestra dell'Accademia alla Scala con Prosseda al piano

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Mercoledì 9 marzo l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala è tornata nella Sala Verdi del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ospite della Stagione 2021/22 della Fondazione Società dei Concerti. Sul podio, Pietro Mianiti ha diretto gli allievi nell’esecuzione del Divertimento per archi n. 1 in re maggiore K 136 e del Concerto per pianoforte e orchestra K595 di Mozart e del Quartetto per archi D810 “La Morte e la Fanciulla” di Schubert, nell’arrangiamento per orchestra d’archi di Gustav Mahler

Sul podio Pietro Mianiti ha diretto gli allievi nell’esecuzione del Divertimento per archi n. 1 in re maggiore K 136 e del Concerto per pianoforte e orchestra K595 di Mozart e del Quartetto per archi D810 “La Morte e la Fanciulla” di Schubert, nell’arrangiamento per orchestra d’archi di Gustav Mahler. Al pianoforte Roberto Prosseda, artista di notevole spessore, che ha guadagnato fama internazionale grazie alle incisioni Decca di musiche di Mendelssohn, tra cui l'integrale pianistica in 9 CD e il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra, con la Gewandhaus Orchester di Lipsia diretta da Riccardo Chailly. Prosseda, molto attivo anche nella promozione della musica italiana del Novecento e contemporanea, ha collaborato in sale prestigiose con le maggiori orchestre del mondo, dalla London Philarmonic alla Filarmonica della Scala, dall’Orchestra Santa Cecilia di Roma alla Moscow State Philarmonic, e sotto la guida, fra gli altri, di direttori del calibro di Marc Albrecht, Christian Arming, Harry Bickett, Riccardo Chailly, Yannik Nezeit-Seguin, George Pehlivanian, Jurai Valcuha.

Per i giovani dell’Orchestra dell’Accademia l’impegnativo programma rappresenta un ulteriore tassello nel biennale percorso di perfezionamento che, grazie a un’intensa attività artistica, consente loro di approfondire il repertorio sinfonico, operistico e di balletto guidati da direttori di prestigio internazionale, in Italia e all’estero. Reduci dal successo del concerto al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano sotto l’egida di Roberto Abbado, i musicisti si stanno già preparando per i prossimi impegni che li vedranno protagonisti in Sicilia di due concerti diretti da Francesco Manara nel doppio ruolo di direttore e solista, il primo al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla (31 marzo) e il secondo al Teatro Luigi Pirandello di Agrigento (1 aprile) per un interessante dialogo fra Le Quattro Stagioni di Vivaldi e Las Cuatro Estaciones Portenas di Astor Piazzolla. Torneranno in Sicilia il 13 aprile, al Teatro Vittorio Emanuele II di Messina, per l’esecuzione della Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven e del Concerto per violino e orchestra op. 35 di Pëtr Il'ič Čajkovskij, con David Coleman alla direzione e Vikram Francesco Sedona, come violino solista, giovane musicista vincitore dell’ultima edizione del Concorso di violino Città di Vittorio Veneto.

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La collaborazione dell’Accademia con la Fondazione La Società dei Concerti

Si rinnova l’11 maggio per un concerto diretto da Roland Böer con la celebre pianista Olga Kern: sui leggii dell’Orchestra il Concerto n. 2 in do minore op. 18 di Sergej Rachmaninov e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms. La Fondazione La Società dei Concerti nasce nel 1983 da un’intuizione di Antonio Mormone, imprenditore napoletano, milanese di adozione, che decide di mettere le proprie doti imprenditoriali al servizio della cultura e inizia l’attività organizzando una prima stagione di 16 concerti presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano. La prima stagione nel 1983 registra il tutto esaurito. Da allora si sono tenuti duemila eventi per un pubblico fedele di circa 60.000 presenze annue; si sono esibite oltre 500 grandi orchestre europee e migliaia di solisti di fama, tra i quali tantissimi giovani under 35. Sul palcoscenico si sono alternati i più grandi artisti della scena mondiale, tra cui Arturo Benedetti Michelangeli, Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Maxim Vengerov, Salvatore Accardo, Nikita Magaloff, Radu Lupu, Paul Tortelier, Lang Lang, Mstislav Rostropovich ed Evgeny Kissin.

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