
Paris Fashion Week, le sfilate di Alta Moda 2022 di Dior e Schiaparelli. FOTO
La prima giornata della settimana della moda parigina si è aperta con due nomi illustri della moda. Da un lato, il marchio francese punta sulla sobrietà, la semplificazione e l'artigianato con tonalità che vanno dal bianco al grigio fino al nero. La casa italiana di proprietà del gruppo Tod's, invece, immagina una "mitica sacerdotessa, allo stesso tempo dea e aliena"

A Parigi è tornata l'haute couture con la presentazione delle collezioni primavera-estate 2022 delle migliori case di moda. Ad aprire la Paris Fashion Week sono stati i capi di Schiaparelli e di Dior (Nella foto: la sfilata di Dior)
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La mission di Dior è celebrare la craftsmanship in tutte le sue forme e origini. Anche per la collezione primavera estate 2022 continua la collaborazione con la The Chanakya School of Craft di Mumbai
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Punto di partenza e fulcro della collezione di Dior è l’artigianato che, come ha sottolineato la direttrice creativa Maria Grazia Chiuri, va preservato ovunque si trovi
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La collezione sembra abbandonare la teatralità e la spettacolarizzazione per puntare alla semplificazione con drappeggi e plissé, su abiti leggeri
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La sobrietà risalta anche nella palette di colori della collezione di Dior che spazia dal bianco, al grigio al nero
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Il direttore creativo del marchio, fondato nel 1927 da Elsa Schiaparelli e oggi di proprietà del Gruppo Tod's, ha spiegato che "la nostra ultima collezione è stata concepita in un breve periodo di speranza, ad aprile. I vaccini stavano diventando disponibili, viaggiare stava diventando di nuovo una possibilità"

"Potevamo immaginare che l'incubo collettivo - ha detto ancora Roseberry - fosse alle nostre spalle, o almeno lo sarebbe stato presto. Eppure, ora, intrecciata a quella speranza c'è un senso di perdita. La perdita delle persone, la più straziante. Ma anche la perdita della certezza. La perdita di un futuro collettivo"

"Durante le 23 prove dei capi della collezione - ha spiegato lo stilista - mi sono reso conto che ciò che mi sembrava eccitante in questo momento era qualcosa di diverso. Improvvisamente il colore mi sembrava sbagliato". "Sentivo che avevamo bisogno del nero, del bianco e dell'oro, colori basici. Dopo due anni passati a pensare al surreale, mi sono ritrovato a pensare all'empireo: il cielo come luogo di fuga dal caos del pianeta, ma anche la casa di una mitica sacerdotessa, allo stesso tempo dea e aliena, che potrebbe in effetti camminare tra noi"

"Un essere i cui abiti sfidassero le regole della gravità. L'ho immaginata indossare forme sartoriali affilate come un rasoio, la vita stretta e colli di colomba enormi pronti a prendere il volo. La visualizzavo con una giacca corta color crema con il dorso a becco d'anatra in sartoriale toile di cotone 'U.S.', ricamata con palme vintage che si sollevano dalle spalle per ergersi dritte", ha detto Roseberry