Alanis Morissette denuncia abusi sessuali nel documentario "Jagged": “Avevo 15 anni”.

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

La cantautrice canadese ha dichiarato per la prima volta pubblicamente di essere stata vittima di stupri da parte di più uomini. La confessione arriva nel documentario HBO "Jagged", presentato in anteprima al Toronto International Film Festival 2021. Grazie alla terapia è riuscita a capire che quegli uomini “sono dei pedofili", come lei stessa afferma nel documentario. E che quello che le è accaduto "è stato stupro di minore", queste le sue parole. Non ha voluto rivelare i nomi dei violentatori

Alanis Morissette ha rivelato di essere stata vittima di abusi sessuali.
La cantautrice canadese, naturalizzata statunitense, aveva soltanto 15 anni quando è accaduto e lo stupro è stato perpetrato da più uomini.

Lo ha dichiarato per la prima volta nel documentario HBO “Jagged”, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival 2021. L'artista, oggi 47enne, non ha voluto rivelare i nomi dei suoi violentatori. Ha spiegato che si è dovuta sottoporre a parecchi anni di terapia psicologica per elaborare le violenze.

"Dicevo sempre che ero consenziente", afferma Alanis Morissette nel documentario. "Poi mi veniva ricordato: avevi 15 anni, non sei consenziente a 15 anni" (in Canada inoltre l’età del consenso è 16 anni, n.d.r.).
Soltanto grazie alla terapia è finalmente riuscita a capire che quegli uomini “sono dei pedofili", come lei stessa afferma nel documentario. E che quello che le è accaduto "è stato stupro di minore", queste le sue parole pronunciate nel film “Jagged”.

Quando l'artista è stata vittima delle violenze era già una popstar. Gli anni di terapia le sono serviti "anche solo per ammettere che c’era stato qualche tipo di vittimizzazione da parte mia", ha spiegato.

La prima confessione pubblica ma non la prima confessione

Questa che Alanis Morissette fa ora è la prima confessione pubblica, tuttavia non si tratta della prima confessione in generale. Di ciò che le è successo ne aveva già parlato con qualcuno. Ma senza provocare alcun tipo di reazione.


"Mi ero confidata con alcune persone ma le mie parole sono cadute nel vuoto", ha dichiarato con rammarico la cantante.

Una violenza che si aggiunge alla violenza: anche non essere creduta né ascoltata quando chiedi aiuto per qualcosa di così grave a qualcuno è una forma di violenza.

BEVERLY HILLS, CA - MAY 19:  Alanis Morissette performs at the Marianne Williamson campaign rally at Saban Theatre on May 19, 2014 in Beverly Hills, California.  (Photo by Tibrina Hobson/Getty Images)

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Un anno fa al Sunday Times aveva fatto un accenno allo stupro

Nel documentario "Jagged" l'artista afferma a chiare lettere che è stata stuprata all'età di 15 anni, lasciando tutti i suoi fan a bocca aperta e tutto il mondo scioccato.


Tuttavia questa non è la prima volta che la popstar parla di abusi sessuali.
Un anno fa, durante un'intervista rilasciata al Sunday Times, la cantautrice aveva dichiarato: "Quasi tutte le donne nel mondo della musica sono state aggredite, molestate o stuprate. Si tratta di un aspetto onnipresente, più nella musica che nel cinema".
Le sue parole suonano ora, con il senno di poi, quasi una nuova richiesta d'aiuto. A cui però ancora una volta nessuno ha risposto. Adesso però non ci sono più scuse.

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Il documentario "Jagged"

Si intitola "Jagged" ed è il film documentario prodotto da HBO e diretto da Alison Klayman incentrato sulla vita e sulla carriera di Alanis Morissette.
Una pellicola statunitense che in 99 minuti racconta una delle parabole musicali più interessanti della storia del pop targato anni Novanta.

Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival 2021, "Jagged" uscirà prossimamente (la data di uscita ufficiale non è stata ancora svelata).
Il documentario si concentra sull'uscita del disco che ha consacrato Alanis Morissette a divinità dell'Olimpo pop, ossia "Jagged Little Pill" del 1995.
Il film racconta anche il tour della cantante per supportare qull'album, che immediatamente è diventato un successo planetario.


Gli stupri di cui Morissette parla in "Jagged" sarebbero avvenuti verso la fine degli anni Ottanta, mentre la cantante, allora quindicenne ma già famosa, stava registrando alcuni demo per la Geffen Records.

L'artista spiega anche che a quei tempi le avance sessuali erano frequenti. E altamente indesiderate, anche quando non sfociavano in veri e propri abusi fisici.

In "Jagged" Alanis Morissette racconta pure come ha vissuto a casa con i suoi genitori a Ottawa nel periodo in cui ha incominciato a emergere come star della televisione e celebrità dance-pop. Una popstar di fama internazionale e idolatrata da migliaia di fan che vive in casa con mamma e papà suona strano. Ma suona eccome, a giudicare dalla carriera musicale che Alanis è riuscita a fare sua. Nonostante tutte le avversità della vita di cui ci parla in questo documentario.  

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