Morrissey vs i Simpson per la parodia: il frontman degli Smiths e il manager disapprovano

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

Fox; Matt Groening

Il cantante è stato parodiato in un recente episodio dello show, andato in onda negli Stati Uniti nei giorni scorsi. Un personaggio dietro cui si cela il musicista, chiamato Quilloughby, descritto come molto cambiato dagli anni Ottanta. Sovrappeso, razzista e non più vegetariano: un ritratto poco lusinghiero che ha fatto arrabbiare innanzitutto il manager dell’artista, Peter Katsis. Sua è la firma dei post molto critici pubblicati sulla pagina Facebook "Morrisey Official"

Il cantante Morrissey, storico ex frontman degli Smiths, è stato "omaggiato" in maniera non molto apprezzata (stiamo usando un eufemismo: non è stata apprezzata per niente) dal musicista stesso nell'ultimo episodio della serie animata cult I Simpson.

Oltre il musicista, è stato il suo entourage a non far finta di niente, in particolare l’agente del cantante Peter Katsis, che avrebbe postato sulla pagina di Facebook Morrissey Official (non verificata dalla spunta blu ma a parlare, anzi a scrivere, dovrebbe trattarsi proprio di Katsis, come riportato da numerose testate, BBC compresa).

Ma facciamo un passo indietro, ossia alla parodia: un ritratto poco lusinghiero dietro cui si celerebbe il cantante (le fattezze e la personalità, almeno nella parte in cui Lisa fantastica su di lui, come vedremo, sembrano proprio le sue) è quello che va sotto il nome di Quilloughby, personaggio presentato nell’episodio dal titolo Panic on the Streets of Springfield andato in onda pochi giorni fa negli States.
Nella puntata “incriminata” si racconta di Lisa (non ha certo bisogno di presentazioni ma, per chi ne avesse bisogno, trattasi della secondogenita di Homer e Marge) in piena idolatria di questo cantante britannico di nome Quilloughby.

Se le fattezze sono quelle di un Vip come Morrissey, pure la voce non è da meno: appartiene all’attore britannico Benedict Cumberbatch, che si è prestato per doppiare questo personaggio. Senza probabilmente immaginare che si sarebbe attirato lui stesso le ire del manager del cantante, come dimostrano le parole di alcuni post sull’account Facebook intitolato Morrissey Official. Le critiche coinvolgerebbero pure il divo, con tanto di domanda “Ma come mai Benedict Cumberbatch ha accettato di doppiare questo personaggio?”

Surprising what a “turn for the worst" the writing for The Simpson’s tv show has taken in recent years. Sadly, The...

Pubblicato da Morrissey Official su Domenica 18 aprile 2021

La parodia offensiva

Ma veniamo al dunque dunque, ossia alla parte “offensiva” della parodia: Lisa scopre Quilloughby e il suo gruppo, gli Snuffs, su un servizio di streaming e rimane folgorata dalla musica colta e dal suo vegetarianismo (anche Lisa è vegetariana, per chi non lo sapesse… e due).

Tuttavia, in occasione di una reunion della band, scoprirà che Quilloughby è cambiato rispetto agli anni Ottanta in cui lei l’aveva “conosciuto” (nei video) e come nel presente lo idealizzava: nel presente diegetico dell’episodio de I Simpson, Quilloughby è sovrappeso, razzista e ha ricominciato a mangiare carne...

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Il messaggio della pagina Morrissey Official contro I Simpson

In un messaggio sulla pagina Morrissey Official, il manager del cantante, Peter Katsis, ha criticato aspramente lo show per quello che definisce un “approccio ipocrita”.

“È sorprendente come negli ultimi anni sia peggiorata la scrittura de I Simpson”, ha scritto in un lungo post. Frase che da molti media è stata riportata con una sbagliata attribuzione a Morrissey, cosa che Katsis ha voluto immediatamente smentire sul social network.

In una serie di post, il manager ha trattato dell’argomento a più riprese, parlando con disappunto anche di Benedict Cumberbatch chiedendosi come mai avesse accettato un doppiaggio del genere.

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E non manca nemmeno un accenno al fatto che Hank Azaria, il doppiatore di Apu nella versione originale della serie, abbia recentemente chiesto scusa alla comunità indiana per la sua operazione di caratterizzazione stereotipata del personaggio.  “Le recenti scuse dell'attore de I Simpson Hank Azaria a tutto il paese dell'India per il suo ruolo nel sostenere il ‘razzismo strutturale’ dice tutto”, scrive Peter Katsis.

Dopo aver affermato che: “Dire che il personaggio di Morrissey è razzista, senza precisare i casi specifici, non offre nulla. Serve solo a insultare l'artista”, si legge su un post pubblicato poche ore fa sulla pagina Facebook, sempre a firma Peter Katsis.

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