Riaperture dello spettacolo, a breve nuovi protocolli tra Stato e Regioni

Spettacolo

Dopo l'incontro tra il Ministro Franceschini e il sottosegretario Borgonzoni, attese nuove norme per disciplinare la ripresa delle attività

Piccolo passo avanti in vista delle riaperture di teatri, cinema, musei e spettacoli dal vivo: il Ministero della Cultura e le Regioni lavoreranno insieme per ridefinire i protocolli di tutte le riaperture (SPECIALE CORONAVIRUS), a cominciare dal numero di spettatori.

È quanto emerso nel corso di un incontro svoltosi nella serata di mercoledì 7 aprile tra il Ministro alla Cultura, Dario Franceschini, ed il sottosegretario Lucia Borgonzoni, con la Commissione Cultura delle Regioni. Il nuovo protocollo sarà vagliato dal Cts che avrà anche voce in capitolo nel definire una serie di misure che siano compatibili con il sistema delle zone-colori e che punti anche a un ampliamento del numero di spettatori.

 

"È stato un incontro proficuo - ha dichiarato la coordinatrice della Commissione Tiziana Gibelli, assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia - che ha aperto un dialogo tra Ministero e Regioni su quello che sarà il futuro del settore della cultura che è tra quelli più colpiti dalla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive che si sono rese necessarie". Parallelamente gli assessori hanno evidenziato la necessità di valutare attentamente i costi che dovranno essere sostenuti dalle imprese culturali per ripartire con le attività in sicurezza. Questi costi non dovranno gravare eccessivamente sul prezzo del biglietto, altrimenti si rischia di comprimere il potenziale pubblico. "Insieme ai colleghi assessori presenti - prosegue Gibelli - abbiamo anche sottolineato al ministro come le realtà culturali del nostro Paese non si siano mai fermate in quest'anno così difficile, a volte reinventandosi, a volte cercando e trovando modi alternativi per proporre la loro offerta, anche con le tecnologie. Ma questo certamente non basta per la loro sopravvivenza. Da qui l'importanza di garantire adeguati ristori sia ai lavoratori che alle imprese e di velocizzare l'erogazione 2021 dei fondi Fondo unico per lo spettacolo (Fus)".

 

Quest'incontro arriva a stretto giro di posta dopo il pronunciamento favorevole del Governo alla riapertura dello stadio Olimpico di Roma per le partite degli Europei di calcio in programma a metà giugno, che rappresenterebbero i primi eventi sportivi in Italia in presenza di pubblico (sia pure fino a un massimo del 25% della capienza dello stadio). Ora si muove qualcosa anche sul fronte di cinema, teatri, concerti e spettacoli live.

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