Elton John critica il Vaticano: “Dicono no a nozze gay, ma guadagnano col film Rocketman"

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Il cantante inglese ha attaccato la Santa Sede dopo la decisione di impedire la benedizione per le coppie omosessuali. “Benedire matrimoni gay è peccato, ma poi fanno i soldi investendo su un film che celebra la felicità finalmente trovata grazie al mio matrimonio con David”, ha detto

"Come può il Vaticano rifiutarsi di benedire i matrimoni gay che 'sono peccato' e intanto trarre profitto investendo milioni in Rocketman, un film che celebra la felicità finalmente trovata grazie al mio matrimonio con David?". Sono queste le parole, scritte in un post sui suoi social network, con cui Elton John attacca la Santa Sede dopo la decisione di impedire la benedizione per i matrimoni delle coppie omosessuali. La star inglese ha concluso il suo messaggio con l’hashtag #hypocrisy, accusando dunque di ipocrisia il Vaticano. 

Il post di Elton John

Elton John, 73 anni, dal 2014 è sposato col regista e produttore David Furnish. Del matrimonio si parla anche nell'epilogo di Rocketman, biopic musicale sugli inizi della carriera dell'artista: è descritto come l'evento grazie al quale la star raggiunge finalmente una sua serenità dopo anni di tormenti e sofferenze. Al suo post sui social, la popstar inglese allega anche due articoli di stampa: uno con la notizia di ieri per cui la Chiesa non può benedire le unioni gay, l'altro che riprende una notizia del 2019 secondo cui il Vaticano è diventato socio di Lapo Elkann con un fondo basato a Malta il quale, tra le varie operazioni, avrebbe investito 4 milioni per finanziare opere cinematografiche tra cui proprio quella sulla vita di Elton John.

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La decisione della Santa Sede su benedizione coppie gay

La critica di Elton John arriva in seguito al netto il "no" della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla possibilità di benedire le coppie omosessuali. Si tratta di un provvedimento che è stato preso dopo un consulto anche con Papa Francesco che "ha dato il suo assenso". La nota era giunta come risposta a un "dubium", un quesito: "Non è lecito impartire una benedizione - afferma l'ex Sant'Uffizio - a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell'unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso". Immediata la replica del mondo Lgbt. "La scelta del Papa di non benedire le coppie omosessuali è un passo indietro per quei credenti che speravano nel nuovo Papa, ma non deve influenzare la politica italiana", ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay per i diritti Lgbt+.

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