“Mi spiace se ti sei sentito offeso e forse non mi sono spiegato”: così lo scrittore e speaker radiofonico ha voluto chiudere la polemica con il rapper che aveva donato soldi in giro per beneficenza a bordo di una Lamborghini. Gesto che era stato criticato nelle modalità proprio da Fabio Volo
“Ciao Fedez, ci ho pensato molto…non ho niente di personale nei tuoi confronti, ma da quando è successa questa cosa ho ricevuto molto affetto e molto odio”. Inizia così il videomessaggio Instagram di Fabio Volo indirizzato a Fedez, un post social con il quale lo scrittore ha voluto chiudere la polemica nata le scorse settimane proprio tra Volo e il rapper milanese che aveva donato soldi in contanti per beneficenza a bordo di una Lamborghini.
Le scuse di Fabio Volo a Fedez
Nel suo messaggio, Volo ribadisce di essere rammaricato per l’accaduto: “Mi spiace se ti sei sentito offeso e forse non mi sono spiegato, io non ho nulla contro la beneficenza, ma molti mi hanno fatto capire che può essere anche una questione generazionale. Possiamo però dimostrare che due persone che hanno punti di vista diversi possono confrontarsi. Trasformiamo questo odio in amore”. Poi l’attore e scrittore lancia un invito: “Facciamo una diretta Instagram dove tu mi esponi le tue cose e io ti espongo le mie, senza offendersi perché qui nessuno lo ha fatto”.
La querelle Volo-Fedez
Dopo il video postato da Fedez, in cui il rapper aveva ripreso la sua beneficenza nei confronti di persone meno fortunate scelte attraverso una chat su Twich e ai quali sono stati consegnati mille euro in contati, Fabio Volo, criticando anche il fatto che la consegna era stata fatta in Lamborghini, aveva detto: “Io divento matto, perché poi ci ritroviamo a parlare di queste cose: aspettate un attimo prima di riprendere la messa in onda, vado giù ad aiutare una vecchietta che attraversa la strada, poi faccio una stories, un post e divento buono per tutti ma con i soldi degli altri”. Fedez aveva successivamente replicato: “Non ho scelto io né a chi né come distribuire gli aiuti. Per farlo ho usato la mia macchina, che mi sembra di capire sia da cambiare. Ma la mia macchina l’ho pagata regolarmente e non me ne vergogno. Spiace che questa iniziativa sia stata percepita come di cattivo gusto. Però se i miei utenti mi chiedono di fare qualcosa a fin di bene, non mi voglio esimere dal farlo. Quindi lo rifarei. Probabilmente la prossima volta prenderò la metro, se il problema era il mezzo usato”.
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L’intervista a cuore aperto di Fabio Volo
Intanto, sul Corriere della Sera, Fabio Volo ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato dei suoi aspetti più intimi, come quello che riguarda il rapporto con il padre: “Il mio papà si chiamava Giovanni Bonetti. Non c’è più da cinque anni, purtroppo ha sempre avuto grandi problemi economici, pignoramenti, sono cresciuto dentro questa bolla della povertà. Non che non ci fosse da mangiare, ma il non poter fare le cose. Quando sono stato fortunato abbastanza da aiutarli ho pagato i suoi debiti, ho comprato casa per loro e li ho mandati in pensione qualche anno prima. Il più grande successo della mia vita è stato quello”.