Il 17 dicembre alle ore 21, il Teatro No’hma si sdoppierà, dislocherà e ricongiungerà, prolungando il proprio palcoscenico fino al Meet Digital Culture Center per uno spettacolo che coinvolgerà il pubblico da casa in una grande festa, intitolata Vorrei che questo ballo non finisse mai.
Quest’anno il tradizionale appuntamento con “Un dono alla città”, firmato dallo Spazio Teatro No’hma, diretto da Livia Pomodoro, farà ballare tutta Milano e tutto il mondo, OnLife e in streaming, grazie a un evento immersivo e multimediale, in contemporanea da due palcoscenici differenti e tra loro collegati. Il 17 dicembre alle ore 21, il Teatro No’hma si sdoppierà, dislocherà e ricongiungerà, prolungando il proprio palcoscenico fino al Meet Digital Culture Center di viale Vittorio Veneto, per uno spettacolo che coinvolgerà il pubblico da casa in una grande festa, intitolata Vorrei che questo ballo non finisse mai.
Tre performer e quaranta danzatori
Tre performer e quaranta danzatori costituiranno lo straordinario corpo di ballo che porterà gli spettatori virtuali in un viaggio-omaggio al grande cinema italiano degli anni ‘50 e ‘60. Le proiezioni delle più celebri scene di ballo, tratte da pellicole intramontabili, firmate da Visconti, Fellini, De Sica, Risi, creeranno un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, resa unica dall’uso delle tecnologie, che consentiranno al pubblico collegato in tempo reale, di calarsi nell’atmosfera e ballare insieme ai protagonisti.
un evento di ultimissima generazione
Lo spettacolo nasce da un’idea di Riccardo Buscarini, coreografo e ballerino, ed è stato trasformato da No’hma in un evento artistico e tecnologico di ultimissima generazione, in grado di raggiungere, grazie al teatro OnLife e allo streaming, il pubblico ovunque si trovi, per una platea senza confini. “E’ sempre una grande emozione donare alla nostra città uno spettacolo che noi viviamo come il momento più significativo della stagione – spiega Livia Pomodoro, presidente dello Spazio Teatro No’hma. - Quest’anno, il nostro è un dono di speranza, per guardare insieme al futuro che verrà e a un domani migliore dove torneremo a condividere l’emozione del teatro, uniti in una grande platea, non più solo virtuale.”.