Il Guardian celebra Raffaella Carrà: "Ha insegnato all’Europa la gioia del sesso"

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Una delle testate britanniche più note celebra i 60 anni di carriera della pop star che “ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano” e che "ha aiutato le persone a vivere vite più appaganti, usando ritmi a cui nessuno che abbia sangue nelle vene può resistere". L’occasione è data dal musical, “Explota Explota”, diretto da Nacho Álvarez con le canzoni più famose dell’icona nostrana. Il commento della Carrà: "Stavolta la carrambata l'hanno fatta a me!"

La “Raffa nazionale” ha conquistato anche il “The Guardian”, una delle più importanti testate inglesi. In occasione del musical “Explota Explota” diretto da Nacho Álvarez sulle note dei brani più famosi di Raffaella Carrà, il quotidiano ha celebrato i 60 anni di carriera dell’icona italiana "che ha insegnato all’Europa la gioia del sesso". "Dagli anni ’50 in poi, Carrà ha rappresentato una tripletta che sapeva ballare, cantare e recitare - si legge nell’articolo - e che ha avuto un’influenza impareggiabile nella musica italiana e nella cultura pop". "Stavolta la carrambata l'hanno fatta a me!", il commento della star.

La rivoluzionaria dei canoni della Tv

Il The Guardian ha tracciato un ritratto di Raffaella Carrà a partire dalla co-conduzione, negli anni ’70, di “Canzonissima” dove erano state inserite le sue canzoni nei suoi numeri di danza e musica, ma a rivoluzionare i canoni dell’epoca della Tv sono stati i suoi abiti. È stata la prima a esporre l’ombelico sulla televisione nazionale scandalizzando Vaticano e direzione Rai. Poi è arrivato il “Tuca Tuca”, ballato con Enzo Paolo Turchi, nel quale uno doveva toccare varie parti del corpo dell’altro a seconda del ritmo della canzone. Con “A far l’amore comincia tu” fino a “Tanti auguri”, la pop star ha “insegnato alle donne che avere il libero arbitrio in camera da letto non era scandaloso, che ci si poteva innamorare di un uomo gay e che non tutte le relazioni sono esattamente sane”.

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Raffaella Carrà ha superato tutte

“Tecnicamente parlando, l'Italia aveva cantanti molto più dotate al livello vocale - scrive ancora il The Guardian citando personaggi come Mina, Patty Pravo e Giuni Russo - ma Raffaella Carrà le ha superate tutte” perché, secondo il quotidiano, era una combinazione di sex appeal e accessibilità. La pop star italiana "è stata una pioniera che ha aiutato le persone a vivere vite più appaganti, usando ritmi a cui nessuno che abbia sangue nelle vene può resistere”.

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Carrà: "Sono sorpresa e onorata"

"Stavolta la carrambata l'hanno fatta a me!", ha commentato Raffaella Carrà riferendosi al tributo riservatole dal Guardian. "Sono sorpresa, non mi aspettavo un tale riconoscimento... mi ha davvero colpita!", ha sottolineato. "E sono naturalmente onorata dal fatto che Nacho Alvarez abbia scelto proprio le mie canzoni per la sua Opera Prima... un cast sfavillante, tutti molto bravi e pieni di energia". "Non nascondo che, quando ho visto il film e ho sentito le mie canzoni cantate da altri artisti, mi ha fatto un certo effetto, non capita spesso nei vari talent di sentirle riproporre", ha poi aggiunto. "Auguro loro tutto il successo che meritano, anche perché il film esce in un momento particolare in cui sono ben altri i problemi delle persone, ma non ne hanno colpa e auguro loro che vada tutto per il meglio", ha concluso Carrà.

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