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Alla Milano Digital Fashion Week la passerella di Zegna unisce virtuale e reale

Spettacolo

Nicoletta Di Feo

La sfilata presentata da Ermenegildo Zegna in occasione della Milano Digital Fashion Week è una lunga passerella che attraversa, virtualmente ma anche realmente, le radici del marchio. Marchio che quest'anno festeggia 110 anni.

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Filmato nei luoghi di origine del marchio, lo show di Ermenegildo Zegna attraversa spazi all’aperto e al chiuso tra L’Oasi Zegna e Trivero.

 

Ermenegildo Zegna: "con questa sfilata celebriamo i nostri 110 anni ed è il modo migliore per ricordarli" 

Come ci ha raccontato Ermenegildo Zegna, CEO del brand, "abbiamo creato questo progetto nuovo e il fatto di farlo qui all'Oasi Zegna lo accresce ancora di più di valore perchè è da dove siamo partiti. Questa sfilata sarà quella che ricorderà i nostri 110 anni ed è quindi il modo migliore per celebrarli."

 

Fedele al mindset #UseTheExisting, che continua a ispirare le azioni di Zegna in ogni ambito, lo show prende vita negli spazi che intrinsecamente raccontano i valori e la filosofia del brand.

Un senso di fluidità e precisione pervade la collezione, tanto nelle forme quanto nelle scelte cromatiche. I volumi sono morbidi e generosi, in una fusione cromatica amalgamata di argilla, gialli primula, rosa ortensia, grigi sienite, blu riverstone, verde carabus, neri ardesia. I materiali sono leggeri ma consistenti: lana, canapa, fibre grezze, lino, carta-seta, nappa effetto carta, lane #UseTheExisting.

 

Alessandro Sartori, Direttore Creativo del brand, ci ha raccontato che ha voluto ambientare la collezione nei luoghi del gruppo Zegna e  per questo tutta la collezione ha questa ispirazione: "I colori, i materiali,  la tecnologia. Ma, nello stesso tempo, questa collezione si è trasformata durante il lockdown. Come: con il pensiero che abbiamo tante cose che non ci servono, per esempio capi pesanti, e pochi capi leggeri. L'idea è stata quindi quella di trasformare l'abbigliamento creando capi ibridi che non hanno più una destinazione precisa."

 

 

Natura, uomo e macchina nell'estate 2021 di Zegna

Il progetto riflette inoltre l'unione tra natura, uomo e macchina, prosegue Sartori: “Un momento come questo può facilmente portare a una celebrazione dell’impeccabile precisione della macchina, ma da Zegna, nel rispetto di una profonda tradizione umanistica italiana, crediamo che l’essere umano debba essere sempre collocato al centro, in armonia con la natura. Sono la creatività e la sensibilità, le qualità umane per eccellenza a trarre il meglio dalle macchine. Senza il contributo dell’uomo tutto sarebbe privo di anima. Il progetto riflette questa unione di sensibilità, che è anche un equilibrio tra passato e futuro, interno ed esterno, in un’opera che unifica ma è anche multiforme”.