La cantante accusa il nuovo proprietario dell'etichetta che detiene i diritti dei suoi primi sei album. E non risparmia il suo primo discografico
Taylor Swift rompe con il suo passato e, in parte, con il suo futuro. La cantante punta il dito contro il suo ex discografico, Scott Borchetta, e il nuovo proprietario dei suoi lavori passati, Scooter Braun (manager di Justin Bieber e Kayne West), accusato di averla "bullizzata".
Riassunto delle puntate precedenti
La faccenda riguarda la vendita della Big Machine Records, l'etichetta cui appartengono i diritti dei primi sei album di Taylor Swift. Un patrimonio economico, oltre che artistico, notevole. In un post su Tumblr, la cantante ha raccontato di aver chiesto più volte al proprietario Scott Borchetta di acquisire i diritti, ricevendo sempre un no e vedendosi proporre un contratto anche per i prossimi lavori. Taylor Swift ha preferito mollare la compagnia, convinta che - dopo la firma - la Big Machine Records sarebbe stata venduta. L'artista ha azzeccatto il futuro dell'etichetta ma non che l'acquirente sarebbe stato l'odiato nemico Scooter Braun. Il manager che, a detta di Switf, ha in passato cercato di screditarla in ogni modo si ritrova così proprietario dei suoi lavori.
Le accuse a Braun e Borchetta
"Ho dovuto fare la scelta straziante di lasciare il mio passato. Musica che ho scritto sul pavimento della mia camera da letto e video che ho pagato con i soldi che ho guadagnato nei bar, poi nei club, poi negli stadi". A Taylor Swift non va giù che tutto questo, adesso, sia proprietà del responsabili di un "bullismo incessante e manipolatorio". Il riferimento è soprattutto a un video di Kanye West che ritrae la cantante senza veli. "Ha spogliato il mio corpo. Adesso Scooter mi ha privato del lavoro della mia vita, che non mi è stata data l'opportunità di comprare. In sostanza, la mia eredità musicale sta per finire nelle mani di qualcuno che ha tentato di distruggerla". "Questo - scrive la cantante riferendosi questa volta a Borchetta - è ciò che accade quando si firma un contratto a quindici anni a qualcuno per il quale il termine 'fedeltà' è chiaramente solo un concetto contrattuale. Quando ho lasciato i miei master nelle mani di Scott, sapevo che alla fine li avrebbe venduti. Ma neppure nei miei peggiori incubi immaginavo che l'acquirente sarebbe stato Scooter". Il messaggio si chiude con un appello ai più giovani: "Ti meriti di possedere l'arte che realizzi".