Laura Chiatti dopo la malattia di Marco Bocci: “Non pensi mai che possa accadere a te”

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L’attrice parla dell’ultimo anno e mezzo, segnato dai problemi di salute del marito e della madre. Entrambi ora stanno bene. “Prima ero un’anti-ipocondriaca, adesso se ho mal di stomaco penso a chissà cosa”, confessa. Sui figli: “Sarei voluta arrivare a 3, mai dire mai”

“Pensi sempre che queste cose non possano mai accadere a te o a persone a te vicine. Quando poi accadono, ti inizia un po’ di ipocondria”. Laura Chiatti parla dei momenti difficili vissuti negli ultimi tempi. “Ho avuto un anno e mezzo un po’ caotico. Marco (Bocci, suo marito, ndr) ha avuto un problema di salute serio, che poi si è risolto bene. Dopo un mese il ricovero della mia mamma… sono un po’ scombussolata”, ha raccontato a Verissimo un po’ emozionata e cercando di trattenere le lacrime. “Sono una frignona”, ha scherzato. Anche la mamma, come il marito, ora sta bene. “Loro sono razionali e forti, riescono a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Io invece sempre mezzo vuoto”, ha confidato l’attrice. E poi ha aggiunto: “Prima ero un’anti-ipocondriaca. Adesso se ho un mal di stomaco penso a chissà cosa”.

Sui figli: "Sarei voluta arrivare a tre, mai dire mai"

Nell’intervista, Laura Chiatti ha spiegato come al primo posto per lei ci sia la famiglia. Un concetto ribadito anche il giorno di San Valentino, quando su Instagram ha pubblicato una foto dei suoi tre uomini: il marito e i due figli. L’attrice ha confessato che stare dietro ai due ragazzini è “impegnativo”. E sull’allargare la famiglia ha detto: “Non dico cinque, ma io sarei voluta arrivare almeno a tre figli. Ma Marco per ora è irremovibile. Però mai dire mai”. Scherzando sul marito, poi, ha aggiunto: “Quando passa due giorni con loro è completamente alienato”. L’attrice ha infine presentato il suo prossimo film, Un’avventura: “È la storia di due ragazzi di provincia. Quando lei parte per girare il mondo, lui ne rimane comunque innamorato. Ma quando lei torna al paese, si rende conto di essere completamente cambiata”.

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