Victoria's Secret Fashion Show 2018, niente modelle Lgbt e plus size: è polemica

Spettacolo

Maria Teresa Squillaci

Winnie Harlow - Getty Images
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Sui social è partita una campagna per boicottare il marchio dopo che, al termine dello show annuale, il chief marketing officer Ed Razek ha dichiarato che le indossatrici Lgbt o taglie forti "non rappresentano la 'fantasia' del brand di lingerie" 

È di moda, o forse no, il Victoria’s Secret Fashion Show. Sin dal 1995 la sfilata della linea di lingerie nata dall’idea di un uomo che voleva essere libero di comprare biancheria sexy a sua moglie “senza essere guardato come un pervertito”, è una delle più famose al mondo. Tacchi altissimi, gambe lunghissime, slip, reggiseno e grandi ali: le ragazze che vengono selezionate per l’evento annuale sono considerate le più belle e sensuali al mondo e diventare un “angelo” e sfilare per il brand americano per una modella è una garanzia di successo.

Il VSFS dal 1995 a oggi

Ma ha ancora senso una manifestazione di questo tipo? Per Tyra Banks, Naomi Campbell, Helena Christensen e le altre top degli Anni ’90 che presero parte al primo Victoria’s Secret Fashion Show nel 1995, scoprirsi era un modo come un altro per dimostrare indipendenza e sensualità libera. Oggi, negli anni del MeToo e delle battaglie per lanciare, anche attraverso le passerelle, messaggi di inclusione e trasmettere l’importanza della corretta alimentazione, ai marchi di lingerie si chiede di cambiare.

Winnie Harlow alla sfilata 2018

Passi in questa direzione ce ne sono stati, come dimostra il fatto che tra le protagoniste del VSFS 2018 che si è tenuto a New York, c’era Winnie Harlow modella con la vitiligine. Ora è una delle più richieste, ma da bambina è stata vittima di bullismo e veniva chiamata “mucca” o “zebra” al punto da essere stata costretta a cambiare scuola. Tutto è cambiato quando è stata scoperta da Tyra Banks su Instagram e nel 2014 ha poi partecipato a un programma televisivo americano che seleziona future promesse nel mondo della moda. Da allora la sua carriera non si è più fermata, fino ad arrivare a Victoria’s Secret. Per il marchio hanno sfilato anche modelle con il pancione e neo mamme.

Nessuna modella plus size o Lgbt

Non c’è stata ancora però nessuna plus size a calcare quella passerella (basti ricordare la polemica lanciata da Ashley Graham lo scorso anno su Instagram, dove la curvy top model ha postato una foto con delle ali, simulando la sua partecipazione alla sfilata con ironia) così come nessuna modella Lgbt.

La polemica su Victoria's Secret

Un’assenza che alla sfilata di quest’anno è stata fatta notare in modo particolare. Poche ore dopo lo show, il chief marketing officer Ed Razek, alla domanda sul perché in passerella non si vedano modelle Lgbt o taglie forti, ha risposto che “quella categoria non rappresenta la 'fantasia' che Victoria's Secret cerca di vendere”. "Dovremmo avere transessuali nello show? No, non credo. Perché lo show è una fantasia, 42 minuti di intrattenimento e basta". Dopo queste dichiarazioni, sui social media in molti hanno invitato a boicottare il brand: tra questi anche le modelle trans Gigi Gorgeous e Carmen Carrera. Alla fine Razek si è scusato dicendo che le sue affermazioni sono state indelicate.

L'addio di Adriana Lima

E nell’anno dell’addio alla passerella di Victoria’s Secret di Adriana Lima, una delle modelle “storiche” del marchio, hanno suscitato polemiche anche le rivelazioni di Gisele Bündchen che dal 1999 al 2006 è stata “l'angelo” per eccellenza (oltre ad aver avuto per 15 anni il primato di modella più pagata al mondo).

Gisele Bündchen: mi sentivo carne da macello

In un libro dal titolo “Lessons: My path a Meaningful life", ha raccontato nel dettaglio tutti gli anni da Victoria’s Secret: “Avevo 19 anni quando ho firmato il mio primo contratto” rivela, “ero felice della fama, del successo e soprattutto della stabilità economica. Essere modella è molto redditizio”, scrive. Poi però qualcosa è cambiato: “Mi sentivo a disagio, mi sentivo carne da macello. Indossavo solo bikini e lingerie, non ne potevo più degli apprezzamenti che ricevevo.” Per questo, spiega, nel 2006 ha deciso di non rinnovare il contratto: “Sono grata per tutte le esperienze vissute, ma la mia vita era cambiata e volevo io stessa un cambiamento. Non volevo più essere un angelo”, scrive la modella. “In un certo senso era anche il mio corpo che chiedeva qualcosa di diverso”, conclude Gisele Bündchen.

Il Victoria's Secret fashion Show 2018

Argomenti che fanno discutere, ma sembrano non intaccare – almeno per ora – il successo dello show di lingerie che si è tenuto al Pier 94 di New York (sarà trasmesso il 2 dicembre sul canale americano ABC). Sono stati 90 i look mostrati sulla passerella brillante di luci e glitter tra le performance di Shawn Mendes, The Chainsmokers e Rita Ora. Protagoniste indiscusse della serata sono state però Kendall Jenner e Elsa Hosk che ha indossato il Dream Angels Fantasy Bra 2018 tempestato da oltre 2100 diamanti e valutato 1 milione di dollari.

A metà tra la sfilata e lo show di Broadway, quello che gli angeli vendono è un sogno, che si vorrebbe fosse per tutti.

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