Louboutin, storia delle scarpe con suola rossa più famose e costose

Spettacolo

Maria Teresa Squillaci

Le scarpe con la suola rossa di Louboutin - Getty Images
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Sono indossate dalle celebrità di tutto il mondo, da Blake Lively a Madonna, e persino il cantante Mika se ne è fatto fare un paio. Ecco come le calzature disegnate dallo stilista che ha messo il tacco 21 anche alle ballerine sono diventate uno status symbol

È di moda la suola rossa. Il marchio di fabbrica delle scarpe di Christian Louboutin è diventato uno status symbol per chiunque le indossi al punto che persino la Corte di Giustizia Europea ha affermato che un colore può essere un marchio.

L'azienda olandese Van Haren, che si occupa di vendita al dettaglio di calzature, nel 2012 aveva messo in commercio delle scarpe da donna con tacco alto e suola rossa - il modello “5th avenue by Halle Berry” - ed era stata citata dalla Louboutin per contraffazione. La Corte di Giustizia Ue, interpellata dal tribunale dell'Aja, si è pronunciata a favore del brand francese: le suole colore rosso Pantone 18-1663TP sono patrimonio delle calzature della maison.

Come è nata la suola rossa

La storia di queste scarpe riconoscibili in tutto il mondo inizia in Italia, era il 1992 e Christian Louboutin si trovava in un piccolo stabilimento calzaturiero di Vigevano. Aveva appena finito di realizzare i prototipi della sua collezione di scarpe ispirata alla Pop Art di Andy Warhol e appena li vide notò che non corrispondevano ai disegni: l’esecuzione era perfetta, ma mancava l’energia del colore, allora rubò lo smalto rosso di una sua assistente e iniziò a dipingere le suole delle scarpe. All’inizio l’idea era quella di colorarle ogni stagione di una tinta diversa ma negli Anni ‘90 le donne amavano vestirsi perlopiù di nero e l’unico vezzo che si concedevano era il rossetto (e a volte le unghie) rosso acceso, per questo lo stilista decise di farne il suo tratto distintivo.

La décolleté Pigalle

Il modello classico è la décolleté Pigalle, nera, a punta e con tacco 12, il cui nome deriva da uno dei quartieri “a luci rosse” più celebri di Parigi, dove sono sorti il museo dell’erotismo – fondato nel 1896 – e il Moulin Rouge. Pare, infatti, che quelle scarpe fossero un omaggio alle ballerine dei locali a luci rosse e al film degli Anni ’50 “Irma la Dolce”, con Shirley MacLaine nel ruolo di una prostituta, che si svolge tutto nel quartiere di Pigalle.

Da Lady Gaga a Mika, le scarpe delle star 

La prima boutique di Louboutin a Parigi ha aperto nel 1992 e tra i primi clienti della maison ci fu la Principessa Carolina di Monaco, seguita poi nel corso degli anni da attori, attrici e celebrità da Beyoncé a Blake Lively – alla quale è stata dedicata una collezione, “Blake”, nel 2010 – da Madonna a Lady Gaga, passando per Barbie e David Lynch (con il quale ha collaborato per realizzare una mostra sul feticismo a Parigi nel 2007). La maison realizza anche scarpe da uomo, come quelle fatte per Mika con suola rossa, glitter e brillantini, e modelli da bambino.

Quanto costano le  Louboutin

I prezzi sono molto elevati al punto che un paio di Louboutin può superare i 1000 euro. Per molte donne però sono un vero e proprio oggetto del desiderio: Charlotte Jones per esempio è una trentenne di Barnsley (Inghilterra) e madre di tre bambini che aveva una grande passione per i tacchi Louboutin ma non se li poteva permettere. Ha deciso allora di aprire un rivenditore online di scarpe e oggetti di lusso, comprando da venditori privati (generalmente dei collezionisti) e poi rivendendo a meno della metà del prezzo.

Ballerine tacco 21

Il paradosso è che il re degli stiletti ha iniziato la sua carriera grazie all’amore per le ballerine: Louboutin infatti fece il suo primo praticantato alle Folies Bergères e sognava di disegnare le scarpe per il balletto. Da quel mondo è rimasto sempre attratto come dimostra il fatto che tra le sue creazioni più famose ci sono le ballerine tacco 21 ricoperte di Swarovski realizzate per una raccolta di fondi in onore dell’English National Ballet. Ovviamente con la suola rossa.

E se non vi piacciono le sue scarpe, apprezzate almeno la sincerità di Louboutin:  “Non ho intenzione di raccontare che un tacco da 12 cm è comodo. No, non è comodo ma non si tratta di comodità, si tratta di bellezza”.

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