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Melania Trump in Africa, vestiti e polemiche

Spettacolo

Maria Teresa Squillaci

Melania Trump con il cappello in stile coloniale indossato durante il viaggio in Africa - Getty Images

Le first lady è stata criticata per l'elmetto bianco che ha indossato in Kenya dove è considerato simbolo dell'oppressione coloniale. Dai tacchi a spillo in Texas dopo l'uragano Harvey alle giacche costose, ecco perchè dovrebbe imparare la "diplomazia dell'abito"

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È di moda la diplomazia dell’abito. Indossare vestiti di stilisti nazionali in patria e di designer locali all’estero o rispettare, anche con l’abbigliamento, le tradizioni culturali e religiose del Paese in cui ci si trova, non sono regole, ma consuetudini alle quali ogni first lady si attiene.

È una cortesia istituzionale ma anche un modo per non suscitare polemiche sui social come è successo, di nuovo, a Melania Trump. Se non si fosse messa l’elmetto coloniale durante il piccolo safari in Kenya e un cappello bianco alla Bogart davanti alle piramidi in Egitto con un completo fortemente maschile in un Paese in cui le donne sono ancora  praticamente escluse da governo e potere decisionale, il suo primo viaggio internazionale da sola in Africa sarebbe stato perfetto. La First Lady americana avrebbe evitato commenti ironici, concentrando l’attenzione tutta sul messaggio di “Be Best”, dedicato agli aiuti all’infanzia nei Paesi africani che sta promuovendo (FOTO).

La diplomazia dell'abito

Michelle Obama quando era alla Casa Bianca prediligeva abiti di stilisti americani e Carla Bruni all’Eliseo usava spesso Dior e poco i tacchi (per non sottolineare il fatto che il marito è più basso di lei). Anche Letizia Ortiz veste spesso modelli dello stilista spagnolo Felipe Varela e Meghan Markle, moglie del principe Harry, per la visita in Irlanda ha scelto di indossare un abito del colore nazionale, il verde.

Melania e Dolce&Gabbana

Fin dal suo arrivo alla Casa Bianca, Melania Trump ha dovuto fare i conti con il fatto che per chi ha un’altissima esposizione mediatica, un vestito non è mai solo un vestito. Subito dopo l’elezione di Donald Trump infatti, diversi stilisti avevano annunciato che si sarebbero rifiutati di vestire la first lady: tra loro Sophie Theallet, stylist di Michelle Obama, Tom Ford e Marc Jacobs. Dolce&Gabbana era stato criticato sui social perché alla festa di Capodanno 2017 al Mar-a-Lago di Palm Beach, Melania indossava un abito del brand. “I princìpi del marito sono quasi del tutto incompatibili con i vostri” commentavano gli utenti. “Se l’è comprato da sola” era stata la replica degli stilisti.

Gli abiti indossati in Arabia Saudita e Israele

In effetti la first Lady è una ex modella e non ha bisogno che i brand le regalino abiti, in ogni caso da quando è alla Casa Bianca i suoi look sono sempre studiati nel dettaglio e lo si è visto fin dalle prime visite ufficiali. In Arabia Saudita per esempio, ha evitato il velo ma è scesa dall'Air Force One a Riad con una tuta nera morbida disegnata da Stella McCartney a maniche lunghe e con cinturone d'oro in vita che ricordava volutamente una abaya, il tradizionale abito indossato dalle donne musulmane nella regione. In Israele, l’ex modella ha scelto di vestirsi di bianco, simbolo di purezza e di pace, mentre per incontrare il Papa, aveva un abito nero, con un velo di pizzo a coprirle il capo, per rispettare il dress-code per le udienze e le occasioni ufficiali con il pontefice.

I look in Italia

A Bruxelles, ha sfoggiato un modello firmato da un designer belga, e in Italia, sia a Roma che a Taormina, per il G7, ha indossato capi degli stilisti Dolce e Gabbana. Nonostante abbia rispettato la regola non scritta della diplomazia dell’abito che prevede di indossare look di uno stilista della nazione che si visita, Melania era stata criticata per il cappotto color panna ricoperto di fiori in 3D di D&G da 50mila dollari.

Con i tacchi dopo l'uragano

Costava solo 39 dollari invece la giacca indossata l'estate scorsa nel pieno delle polemiche per i decreti Trump contro l'immigrazione: durante una visita ad un centro di accoglienza in Texas per bambini immigrati separati dai genitori, Melania aveva un parka con la scritta: “Non mi importa per niente. E a te?”. Tra le scelte di stile poco appropriate c’è poi quella di andare in tacchi a spillo Manolo Blahnik in una zona del Texas devastata dall’uragano Harvey a fine agosto 2017.

L'elmetto durante il safari in Africa

Tornando all'ultima polemica, l’elmetto indossato durante il safari all’interno del Parco Nazionale di Nairobi è stato giudicato come un’offesa perché ispirato a quello che gli ufficiali inglesi del XIX secolo utilizzavano per proteggersi dal sole o dalle intemperie in India e Africa durante il dominio coloniale. “Vorrei che la gente si concentrasse su quello che faccio, non sui vestiti che porto”, ha detto Melania Trump ai cronisti per rispondere alle critiche. Il problema è che una first lady comunica anche con quello che indossa.

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