Festival di Venezia 2018 LIVE: Martone in concorso con Capri-Revolution

Mario Martone
martone

Venezia 2018 giunge oggi alla nona giornata. Due i film in concorso tra i quali spicca quello del regista italiano Mario Martone: si intitola Capri-Revolution ed è ambientato nell'isola campana nel 1914, alla vigilia della Grande Guerra. Tra gli attori ci sono Marianna Fontana, Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto, Gianluca Di Gennaro ed Eduardo Scarpetta. Il secondo film in concorso è The Nightingale della regista Jennifer Kent. E' un thriller ambientato in Australia nel 1800: una ragazza ferita dalla perdita della sua famiglia, chiede aiuto a un aborigeno per ottenere la sua vendetta vendetta. Un po' di Italia anche nella categoria Sconfini dove viene presentato Il banchiere anarchico, una docu-fiction diretta da Giulio Base basato sul dialogo tra un ricco banchiere e una sua antica conoscenza

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Violante Placido infiamma il red carpet di rosso vestita 

 
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 La cantante Paola Turci tra gli ospiti del red carpet di  'Capri-Revolution'

 
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L'attrice Marianna Fontana, raggiante protagonista del film di Mario Martone, "Capri-Revolution"

 
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L'attrice Donatella Finocchiaro sul red carpet del film "Capri-Revolution" posa per i fotografi

 
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Reinout Sholten Van Aschat e Marianna Fontana sul red carpet del film "Capri-Revolution" 

 
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Venezia 2018: tolto accredito a giornalista per insulti sessisti

La Biennale leva gli scudi in difesa dell'unica regista selezionata per la competizione ufficiale
della 75esima Mostra del Cinema, finita al centro delle cronache dal Lido a causa di un epiteto sessista lanciato al suo indirizzo al termine della proiezione stampa. Se sino a
ieri sera l'australiana Jennifer Kent, autrice di 'The Nightingale', era solo indicata come l'unica donna del concorsodi una Mostra inopportunamente troppo maschile in un'epoca come questa, dopo la deplorevole offesa sessista di un giovane giornalista accreditato alla Mostra al termine della proiezione stampa del suo film si e' ritrovata al centro di una questione
mediatica che ha animato il Lido e ha determinato la scelta
della Biennale di sospendere l'accredito al giornalista
incriminato.
    I fatti sono questi: nella serata di ieri, al termine della proiezione stampa di 'The Nightingale', mentre scorrevano i titoli di coda e si alzavano gli applausi, un giornalista ha urlato un epiteto pesantemente sessista all'indirizzo della regista ("Vergognati pu..."). Non e' infrequente in un festival che alla fine di una proiezione qualcuno esprima il proprio dissenso, ma la natura sessista dell'insulto e le polemiche che si sono immediatamente levate hanno fatto si' che la Biennale prendesse posizione ufficialmente con un comunicato in cui deplora l'accaduto e annuncia di ritirare immediatamente l'accredito al giornalista.
    Questi dal canto suo non ha mancato di autodenunciarsi sui social, dicendo di accettare le conseguenze di quello che lui stesso definisce "un rigurgito uscito da una bocca che non
pensava ne' a quello che diceva ne' alle relative conseguenze", dichiarando che "ovviamente non penso e non ho mai pensato le cose che ho detto" e chiedendo scusa "a tutte le persone che si
sono sentite offese dal mio gesto, alla regista Jennifer Kent
alla quale auguro una splendida carriera e alla Biennale di Venezia per la brutta figura che ho fatto fare a livello internazionale".
    Dal canto suo Jennifer Kent, sollecitata sull'argomento in conferenza stampa, ha risposto che "e' importante reagire con coscienza e amore all'ignoranza. Come dice anche il mio film, credo che sia fondamentale far emergere valori come l'amore e la compassione che oggi sono troppo trascurati
 
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Beatrice Pezzano sul red carpet del film "The Nightingale"

 
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Naomi Watts sul red carpet del film 'The Nightingale'

 
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Venezia 2018, ritornare sulla Luna (di Marta Meli)

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Cronenberg, lunga vita ai “mostri” tra verità e arte
 

David Cronenberg ha il dono di saper raccontare la bellezza e il valore dei 'mostri', intesi come creature diverse e osteggiate. E nel ricevere il Leone d'oro alla carriera in Sala Grande porta subito anche il riconoscimento della Mostra del Cinema di Venezia nel suo mondo, rendendolo un simbolo: "Anche questo Leone è un mostro, perché’ è la combinazione di diverse creature. È fiero, forte, può volare, sa librarsi oltre i confini della terra. Rappresenta per me il mostro della verità e dell'arte di cui ora abbiamo bisogno piu' che mai. Gli auguro lunga vita, che possa conquistare i suoi molti nemici" dice il cineasta dopo aver ricevuto il riconoscimento da Paolo baratta, presidente della Biennale, con il pubblico in standing ovation.
 Sul palco in Sala Grande, è salito anche un fan d'eccezione del regista di Videodrome, Guillermo Del Toro, presidente di Venezia 75, che ha condiviso tutta l'ammirazione per il collega: "Ero convinto che si potesse usare il fantastico per raccontare storie importanti ma c'erano poche voci rilevanti nel genere e l'unica veramente eccezionale era quella di David Cronenberg" dice in inglese il regista di La forma dell'acqua, per poi interrompersi e aggiungere in italiano: "sono troppo emozionato, lui e' il mio Dio".
Secondo Del Toro, Cronenberg con i suoi film "è riuscito ad esprimere il suo senso di indipendenza e di integrità. Nessuno come lui ha saputo raccontare la ribellione dell'imperfetto, la fragilità del normale. Ha creato il proprio universo, tanto che lui non si può definire un regista di genere, il suo nome è diventato un genere a sé, come si dice 'felliniano' è nata la parola cronenberghiano".
Un omaggio al quale Cronenberg ha reagito abbracciando Del Toro e dicendo "grazie, fratello mostro. Come forse sapete abbiamo tutti e due una passione per i mostri e il cinema".
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Venezia 2018: Mario Martone, "l'odio e la paura collante della società di oggi"

 
Viviamo in un tempo improntato a una visione in cui l'odio e la paura fanno da collante e ci si chiude in se stessi. Nel mio film, invece, Lucia e' una figura
luminosa che si apre agli altri: e' ignorante e analfabeta ma proprio per questo scopre tutto e non ha paura del confronto e dell'altro e, al tempo stesso, non le bastano le impostazioni
ideologiche maschili ma ne cerca di proprie". Mario Martone, regista di 'Capri-Revolution', terzo e ultimo film italiano nel
concorso principale della 75esima Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia, spiega cosi' il rapporto con l'attualita' del suo film che narra la storia vera di una 'comune' nata a Capri tra 1900 e 1913 attorno alla figura del pittore Karl Diefenbach.
Interrogato dai giornalisti sul forte legame dei suoi ultimi tre film - 'Noi credevamo', 'Il giovane favoloso' e
'Capri-Revolution' - Martone spiega che "la trilogia si e' andata facendo, non l'avevo immaginata all'origine ma un film e' nato dall'altro. Di Leopardi ne ho scoperto la voce importante, a maggior ragione oggi, mentre facevamo 'Noi credevamo'; 'Il giovane favoloso', inoltre, si conclude con La Ginestra, poesia in cui il poeta si interroga su temi che poi sono affrontati in 'Capri-Revolution', quindi e' evidente che ci sia un filo che lega questi film". 
 
- di Redazione Sky Cinema
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David Cronenberg, Leone alla Carriera a Venezia 75, sul red carpet durante la nona giornata del Festival

 
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- di Redazione Sky Cinema

Venezia 2018; Fischi per Nightingale di Jennifer Kent alla fine della proiezione stampa

 
Una cosa e' certa, l'attesa ieri sera della proiezione stampa di 'Nightingale' della regista australiana Jennifer Kent, unica donna in concorso, aveva un sapore diverso. Chi sara' mai questa donna che e' riuscita ad entrare nel cuore di Alberto Barbera e della sua squadra nell'epoca delle 'quote rosa' si' 'quote rosa' no?
 In corsa per l'Australia in questa 75ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, la regista ha portato al Lido un film splatter, pieno di violenza sessuale, con una protagonista stuprata piu' volte, ma anche capace alla fine di una vendetta al femminile feroce, ma nei tempi forse troppo prevedibile.
 Di fatto, a fine proiezione, arrivano quei buuu, gia' annunciati dalle tante risate durante il film, ma anche, da uno del pubblico, accuse volgari e sessiste: "vergogna putt...fai schifo".
  "Credo che di fronte a queste proteste violente - replica oggi al Lido la Kent - bisogna reagire con compassione e amore unica formula, secondo me, verso l'ignoranza. E oggi amore e compassione sembrano difetti".
  Il fatto di essere l'unica donna in concorso le spiace: "vorrei avere altre mie colleghe con me ora. Finche' non ci sara' una parita' di genere e un vero equilibrio le cose non andranno bene. Ma va detto - aggiunge - che ci sono anche altre discriminazioni nel cinema: ad esempio verso i cineasti aborigeni, i neri e chi non ha un ben definito genere sessuale. Insomma la strada da percorrere e' lunga".
  'Nightingale' ci porta in Tasmania nel 1825. Qui la giovane galeotta irlandese Clare (Aisling Franciosi), sposata e con tanto di figlio neonato, scontata la pena e' in attesa dell'agognato permesso che le spetta e non arriva mai.
  Il motivo di questo ritardo e' semplice,  il piu' perfido degli ufficiali inglesi (interpretato dall'astro nascente Sam Claflin) la violenta appena puo' e, come se non bastasse, la fa violentare anche dai suoi uomini.
  Da qui, dopo tutta una serie di umiliazioni e tragedie che spingono la donna in un lungo pericoloso viaggio verso la vendetta per avere giustizia su chi le ha brutalmente assassinato marito e figlia.
  Durante il viaggio trova l'aiuto di un aborigeno, Billy (Baykali Ganambarr, a sua volta segnato da un trauma legato a una violenza.
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Venezia 2018: Il programma della nona giornata del Festival
 

- Dopo Luca Guadagnino con Suspiria  e What You Gonna Do When the World's on Fire di Roberto Minervini  domani arriva l'ultimo dei tre film italiani in gara quest'anno per Venezia 75 alla Mostra del Cinema: e' CAPRI-REVOLUTION di Mario Martone, romanzo di formazione ambientato nella Capri d'inizio 900 dove una giovane capraia, Lucia, scopre nuovi valori nella comune creata sull'isola da un famoso pittore. In gara anche l'unico film del concorso principale diretto da una donna, THE NIGHTINGALE di Jennifer Kent su una giovane detenuta irlandese che nella Tasmania del 1825 si mette in cerca dell'ufficiale britannico,  autore di un terribile atto di violenza nei confronti della sua famiglia. Grandi protagonisti anche due grandi maestri del cinema mondiale: David Cronenberg che riceve il LEONE D'ORO ALLA CARRIERA subito prima della proiezione del suo film M Butterfly (1993), e Zhang Yimou, fuori concorso con YING (OMBRA), reinterpretazione del classico epico cinese Romanzo dei tre regni. Il regista ricevera' il serata il JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD.
   A Sconfini debutta IL BANCHIERE ANARCHICO di Giulio Base, adattamento del libro di Pessoa, mentre a Venezia Classici vengono proposte le versioni restaurate di uno dei capolavori di Liliana Cavani (che sara' in sala) Il portiere di notte e de IL POSTO di Ermanno Olmi.
   Ecco alcuni dei principali appuntamenti di domani:
   CONSEGNA DEL LEONE D'ORO ALLA CARRIERA A DAVID CRONENBERG (Sala Grande alle 14)
   THE NIGHTINGALE di Jennifer Kent (VENEZIA 75) con Aisling Franciosi, Sam Claflin, Baykali Ganambarr, Damon Herriman Sala Grande alle 16.45) 1825. Clare, una giovane detenuta irlandese, attraversa il selvaggio e aspro paesaggio della Tasmania per dare la caccia a un ufficiale britannico, spinta dalla vendetta per un terribile atto di violenza che l'uomo ha commesso nei confronti della sua famiglia.
   CAPRI-REVOLUTION di Mario Martone (Venezia 75) con Marianna Fontana, Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto, Gianluca Di Gennaro, Eduardo Scarpetta (Sala Grande alle 19.30). Siamo nel 1914, l'Italia sta per entrare in guerra. Una comune di giovani nordeuropei trova sull'isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell'arte. Ma l'isola ha una propria, forte identita', che si incarna in una ragazza, una capraia di nome Lucia.
   CONSEGNA DEL JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD a Zhang Yimou (Sala Grande alle 22)
   a seguire
   YING (OMBRA) di Zhang Yimou (Fuori concorso) con Deng Chao, Sun Li, Zheng Kai, Wang Qianyuan. Reinterpretazione del Romanzo dei tre regni, un classico epico della letteratura cinese. Il re e' feroce e ambizioso, ma le sue motivazioni e i suoi metodi sono misteriosi. Il suo gran generale e' un visionario, mosso dal solo desiderio di vincere la sua ultima battaglia. Le donne del palazzo sono figure tragiche.
   IL BANCHIERE ANARCHICO di Giulio Base (Sconfini) con Giulio Base, Paolo Fosso (Sala Giardino alle 21). Alla fine di una cena nel suo disadorno palazzo blindato, un potentissimo banchiere celebra frugalmente il suo compleanno. La ricorrenza si fa occasione per soddisfare le curiosita' dell'unico commensale (e forse unico amico) riguardanti la sua misteriosa ma irresistibile ascesa verso un'enorme ricchezza.
  IL PORTIERE DI NOTTE  di Liliana Cavani  (1970) (Venezia Classici) con Dirk Bogarde, Charlotte Rampling, Philippe Leroy (Sala Giardino alle 14.30). Vienna, 1957. In un albergo Max, il portiere di notte, riconosce in una cliente, moglie di un direttore d'orchestra, Lucia, un'adolescente che quindici anni prima era internata in un lager nazista. Max era un ufficiale delle SS e aveva istituito con la ragazza un rapporto sadomasochistico, misto di tenerezza e crudelta' profonda. Restauro a cura di CSC - Cineteca Nazionale, Istituto Luce - Cinecitta'.
   IL POSTO di Ermanno Olmi (1963) (Venezia Classici) con Sandro Panseri, Loredana Detto (Sala Volpi alle 17.15). Cosi' Alberto Moravia racconto' la trama: "E' un'iniziazione - disse Olmi - lui viene dal mondo contadino, perche' abita ancora a Meda, nella cascina del padre, che pur facendo l'operaio vive ancora in campagna. Il ragazzo che porta ancora dietro di se' l'odore delle stalle, va a Milano a fare l'impiegato, arriva nella grande citta'". Restauro a cura di Cineteca di Bologna, Titanus
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Festival di Venezia 2018: Golino-Scamarcio, va in scena il red carpet da ex
 

Venezia 2018: Valeria Golino Riccardo Scamarcio; un red carpet da ex | Sky TG24

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Venezia 2018, sul red carpet Valeria Golino e Riccardo Scamarcio

 
 

Venezia 2018, sul red carpet Valeria Golino e Riccardo Scamarcio. FOTO | Sky TG24

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