Venezia 2018, ritornare sulla Luna

Spettacolo

Marta Meli

(Getty Images)

Presentato alla Mostra del Cinema “Lunar City”, il documentario di Alessandra Bonavina targato Asi che racconta la Luna che verrà, ovvero il futuro dell’esplorazione umana oltre l’orbita bassa

50 anni dopo la più grande avventura del genere umano. 50 anni dopo Neil Armstrong, il primo uomo. Parte dalla 75esima Mostra del Cinema di Venezia la missione "Lunar City", documentario di Alessandra Bonavina targato Asi che racconta la Luna che verrà. Un appassionante dietro le quinte di laboratori e rampe di lancio delle principali agenzie spaziali, tra cui la Nasa e l'Esa, per raccontare come stanno progettando il futuro dell'esplorazione umana oltre l'orbita bassa.

Verso Marte e oltre

A partire dalla Luna, satellite della Terra distante solo pochi giorni di viaggio, da usare come trampolino di addestramento e di lancio per future missioni interplanetarie. Con in testa il salto verso Marte. Prima tappa: una stazione spaziale in orbita cislunare, che prenda il testimone della Stazione spaziale internazionale (Iss), primo avamposto umano in orbita attorno alla Terra, la cui chiusura è prevista al momento intorno alla metà degli anni '20.

Vivere sulla Luna

La stessa collaborazione tra Agenzie e privati alla base del progetto Iss muove ora i piani per una futura colonia umana permanente sulla Luna. Come potrebbe essere la vita degli astronauti a Lunar City? Un futuro che è già presente. Parola di Paolo Nespoli e Roberto Vittorio, veterani italiani dell'Esa con tre missioni spaziali per ciascuno che, in attesa della Luna, sbarcano sul Red Carpet.

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