Una creatura così orripilante ma nello stesso tempo sensuale di una letale e inquietante bellezza non poteva che essere stato inventata che da veri artisti. Dallo scultore e pittore HR Giger a Carlo Rambaldi, il papà di ET, fino al mago degli effetti speciali Stan Winston
Credits: HR Giger
Tra le creature delle tenebre, gli abominevoli mostri del profondo e le cose dallo spazio profondo non c’è al cinema nessun essere che abbia un sembiante così disturbante e nel contempo affascinante, di una perversa sensualità disumana, come l’Alieno del film di Ridley Scott. Questo perché la sua ideazione si deve ad uno degli artisti più eclettici e geniali degli ultimi cinquanta anni, ovvero il pittore e scultore svizzero Hans Ruedi Giger, autore di mirabili visoni da incubo tra Lovecraft, gli orrori deformati del presente e quelli celati dalla psiche.
Credits: HR Giger
Nato nel 1940 e deceduto nel 2014, Giger ha inventato la forma dell’alieno nel suo dipinto dal titolo Necronom IV del 1976. Ridley Scott rimase impressionato dal lavoro di Giger e, sebbene la 20° Century Fox non fosse inizialmente d’accordo con il progetto, infine l’artista svizzero si dedicò al lungometraggio, ideando il ciclo vitale dell’alieno e occupandosi di disegnare anche altri elementi dello scenario, come l’astronave collassata e il pilota fossilizzato che incontriamo dopo che la nave Nostromo atterra sul polveroso e tempestoso pianeta che significa l’inizio della fine per lo sventurato equipaggio.
Credits: Twitter
HR Giger inventò l’Alieno, da subito divenuto un’icona dello spavento, ma toccò agli artisti degli effetti speciali il compito di “portarlo in vita”. La realizzazione dell’Alien si deve soprattutto a un maestro italiano degli effetti speciali, l’indimenticato Carlo Rambaldi, colui che creò il King Kong nel film omonimo del 1976 diretto da John Guillermin, inventò il meraviglioso ET di Steven Spielberg e lavorò con David Lynch per i grandi vermi di Dune. Carlo Rambaldi si occupò di costruire e rendere meccanicamente funzionante la testa dell’alieno, lavorando a stretto contatto con Giger. Il cranio dell’Alien è composto da oltre novecento elementi. Giger e Rambaldi vinsero più che meritamente l’Oscar per gli effetti speciali nel 1980. I due artisti non crearono solo un incubo, ma una stella. Carlo Rambaldi è scomparso nel 2012.
Credits: Stan Winton School
Giger e Rambaldi non lavorarono al seguito di Alien diretto da James Cameron, ma a questo partecipò un altro mago degli effetti speciali e delle creature inquietanti: Stan Winston, vincitore di innumerevoli Oscar con Aliens, Terminator 2 e Jurassic Park. Scomparso a 62 anni nel 2008, Stan Winston variò il disegno originale dell’Alieno di Giger, senza tuttavia stravolgerlo ma esaltandolo per un film più orientato verso l’azione. Si deve a Stan Winston l’architettura spettacolare della Regina Madre Aliena, una creatura che oggi, abituati e assuefatti dalle infinite possibilità offerte dalla Computer Graphic, ci sembra “impossibile” per l’epoca nella quale fu costruita. Senza questi tra geni, artisti e inventori, l’Alieno non sarebbe oggi lo stesso mostro che perseguita i nostri incubi da più di trenta anni, magari avrebbe fatto ugualmente paura e ribrezzo ma non sarebbe stato altrettanto vivo e soprattutto così disgustosamente “bello”. Un’opera d’arte dall’inferno.