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Jack White, online il nuovo album: ecco "Boarding House Reach"

Spettacolo
Il chitarrista e cantante Jack White (Getty Images)

La terza fatica da solista dell'ex White Stripes è una miscela anticonvenzionale e nevrotica di soul, funk e molto altro ancora

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Uno degli album più attesi del 2018, dal pubblico come dalla critica, è ora disponibile per l'ascolto integrale: anticipato dai singoli "Connected by love" e "Why Walk a Dog?", il nuovo di disco di Jack White fa la sua comparsa negli store digitali e fisici. Registrato con session men normalmente impegnati nell'hip-hop e nel R&B, l'ibridazione è certamente un concetto portante di "Boarding House Reach". Da alfiere dell'indie rock, White sperimenta il suono in diverse direzioni (nel territorio generalmente definito come "musica nera"). Il risultato ha ricevuto recensioni altalenanti da parte della critica.

Lo stile

In discontinuità sin dal metodo di registrazione, "Boarding House Reach", rincorre ispirazioni eterogenee accomunate da un umore divertito e disimpegnato. Questo terzo album di White, infatti, è il primo ad essere stato tagliato e mixato interamente al computer, un sacrilegio per un purista dell'analogico come un tempo si definiva il cantautore; è anche il primo disco dell'ex White Stripes ad esser stato registrato tra Nashville, New York e Los Angeles. Secondo la definizione di Nme, l'album è una sorta di "mosaico intenzionalmente strano del jazz di New Orleans, del gospel rabbioso, dell'hip-hop del Bronx" e altro ancora. Poco, in fin dei conti, lo spazio per i brani che riflettono l'impostazione di una tradizionale band indie rock, più una cucitura costante di effetti elettronici e volutamente sovraimposti in modo "poco live", un po' perché il superamento di questo approccio sembra essere alla base dello sforzo creativo di tutta la scaletta. Un brano come "Respect Commander" dà immediatamente l'idea di come il nucleo blues rock del pezzo sia continuamente rivoltato da cima a fondo seguendo direttrici imprevedibili, segno che anche nei momenti più tradizionali, niente può salvarsi dalle contaminazioni e dalle interferenze di altri stili. Per i nostalgici del "vecchio" White, resta comunque "Over and over and over" per togliersi la soddisfazione di ascoltare un riff di chitarra fatto e finito.

L'accoglienza della critica

Con un punteggio di 77/100 su Metacritic, un aggregatore di giudizi critici, l'ultima fatica discografica di Jack White non riesce a imprimere in modo unanime la sensazione che il suo ultimo lavoro sia di quelli pienamente riusciti. Fra i giudizi più entusiasti c'è quello di Nme: "[Jack White] alla fine si è scrollato di dosso le catene del blues dei White Stripes e ha creato qualcosa di selvaggio, misterioso e diverso da qualsiasi altra cosa in giro. Bravo". Meno convinto è l'Independent: "Nel complesso, è un set divertente e sfaccettato, anche se indebolito dalla tendenza a perseguire idee esili e nozioni senza sbocco: una confusione di synth, un violino tzigano, una melodia di Dvorak, un annuncio di commedia, fattori che conferiscono a Boarding House Reach un carattere piuttosto frammentario". Più moderata l'accoglienza del Guardian che definisce l'album come "fantastico" nei momenti migliori ma in altri "scarno e poco cucinato".