"Le donne di ora": un Gaber inedito prodotto da Ivano Fossati

Spettacolo
Il cantautore Ivano Fossati (Fotogramma)
Fotogramma_-_Gaber_Fossati

Il disco ripropone i brani più famosi del Signor G, riarrangiati con le tecnologie del suono più avanzate, e un inedito del 2002 che dà anche il titolo all'album

Riproporre le migliori canzoni del signor G "in maniera leggera, quasi tascabile": nasce con queste intenzioni "Le donne di ora", album ideato e prodotto da Ivano Fossati a 15 anni dalla morte di Giorgio Gaber e in uscita il 23 marzo. Il disco raccoglie i brani più famosi del cantautore milanese, riprodotti con le più avanzate tecnologie del suono, oltre all’inedito scritto nel 2002 che dà il titolo all’opera.

Il disco

Il disco recupera alcuni celebri brani di Gaber cercando di saldare lo stile degli esordi con quello del teatro canzone: "Molta gente è convinta che ci siano due Gaber, ma io no, per me c'è un solo grandissimo artista" ha spiegato Fossati. Ad arricchire l'album, che va da "Ciao ti dirò" del 1958 all'ultimissima produzione, anche un inedito scritto nel 2002, "Le donne di ora". Quando Fossati lo ha ascoltato la prima volta era "tralasciato, abbandonato, con solo un basso, una batteria, una chitarra e nient'altro, l'ho trovato strano perché la canzone era bellissima. Giorgio la pensava come singolo, ma non era venuta come voleva lui ed era rimasta fuori" ha raccontato il cantautore. Così Fossati ha suonato gli strumenti che mancavano, cercando di immaginare quale suono sarebbe piaciuto a Gaber oggi: "Mi è venuto in mente Van Morrison, un suono ruvido, potente, generoso, non patinato e ho cercato di farlo così”.  Al centro della canzone, le difficoltà relazionali tra uomo e donna: "Le donne lo impensierivano, io non sarei stato capace di scrivere un brano così, lui era capace di entrare in un tema delicato con leggerezza e ironia, lasciando trasparire i pensieri" ha detto Fossati del collega scomparso.

Le iniziative per Gaber

Fossati, che aveva conosciuto Gaber negli anni '80 stringendo un'amicizia sigillata dalla reciproca stima artistica, ha lavorato in stretto contatto con la Fondazione Gaber e la figlia di lui, Dalia, che compare bambina, insieme al papà, sulla copertina del disco. Oltre al disco, la Fondazione promuove anche la rassegna Milano per Gaber, ospitata dal teatro Piccolo, che sarà aperta il 26 marzo dall'incontro "Destra, Sinistra o Giorgio Gaber" con il ministro Graziano Delrio. Il giorno dopo appuntamento con Ivano Fossati, il 28 con lo spettacolo "Polli di allevamento" di Gaber e Luporini, proposto a quarant'anni dal debutto da Giulio Casale, che si esibirà utilizzando le basi musicali originali arrangiate da Franco Battiato. L'ultimo appuntamento è  giovedì 29 marzo con "La sedia da spostare - Instant Theatre" di e con Enrico Bertolino. Sempre insieme al Piccolo, il nipote di Gaber, Lorenzo Luporini, porta nei licei di Milano e provincia le lezioni-spettacolo dedicate al nonno, cui - una volta ultimati i lavori - verrà intitolato il teatro Lirico.

Spettacolo: Per te