I 42 anni di "Bohemian Rhapsody" dei Queen

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Usciva il 31 ottobre del 1975 quella che è una delle più amate canzoni della band britannica

Per molti è la canzone più importante della loro carriera: "Bohemian Rhapsody", uscita il 31 ottobre del 1975, compie 42 anni, continuando ad appassionare nuove generazioni di appassionati della musica dei Queen.

La genesi della canzone

"Bohemian Rhaposdy" nasce dalla mente di Freddie Mercury: un fatto non scontato, visto che a scrivere le canzoni dei Queen erano tutti i singoli componenti. Il brano, il primo ad essere estratto dal quarto album della band britannica rifugge ogni catalogazione. La durata, vicina ai sei minuti, avrebbe dovuto essere del tutto inadatta per un singolo radiofonico (la Emi chiese invano una versione accorciata); lo stile, poi, è una sequenza di generi diversi e giustapposti, come in una rapsodia, appunto. All'interno dei sei minuti di "Bohemian Rhapsody" si sente l'hard rock, l'opera lirica che Mercury tanto amava, e una vena più propriamente pop. Si dice che non appena il singolo iniziò a girare in radio, le emittenti iniziarono a ricevere decine di chiamate di ascoltatori strabiliati da quello che avevano sentito. Anche per questo, non fu mai necessaria alcuna modifica per l'airplay radiofonico.

Una canzone pop sperimentale

La canzone fu scritta nei primi mesi dello stesso 1975, nella casa che Mercury aveva a Kensington, a Londra. A un testo il cui significato contiene molti riferimenti indecifrabili, si affianca una struttura che stravolge le convenzioni basate su strofe e ritornelli, un po' come già avevano fatto i Beatles nel 1969 in "Abbey Road". Nell'opera dei Queen, però, ogni singola parte, arrangiata con cura certosina dalle armonie vocali ai vari effetti sonori, rivela una personalità unica che la band saprà sfruttare in molti altri successi a venire. La sperimentazione di una forma esecutiva e stilistica così variegata non sarà per nulla facile da riprodurre nelle performance dal vivo, tanto che la band da un certo punto in poi deciderà di far suonare la parte operistica direttamente dalla registrazione. A produrre il brano è Roy Thomas Baker, collaboratore di successo di altre star del rock, il quale contribuì a rendere "Bohemian Rhapsody" un'esperienza sonora unica, portando al limite le possibilità della stereofonia e delle sovraincisioni su nastro.

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