
Sbarca per la prima volta nella Capitale l’arte di Giuseppe Arcimboldi. Dal 20 ottobre all’11 febbraio Palazzo Barberini ospita una settantina delle “pitture ridicole” dell’artista lombardo

Arrivano da Basilea, Denver, Houston, Stoccolma, Vienna e Milano. Capolavori autografi, disegni e dipinti. Su tutti le celeberrime “teste composte”: ritratti grotteschi, i più noti di Arcimboldo (1526-1593), realizzati incastrando e sovrapponendo a regola d'arte i più disparati elementi, dalla frutta ai vegetali, dagli animali ai libri (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24) -Il sito della mostra “Arcimboldo”
Il sito della mostra “Arcimboldo”
E poi ancora i ritratti e le vetrate del Duomo di Milano, i preziosissimi disegni acquerellati per le feste di corte fino ai bozzetti di erbari, frutta, animali, di cui all’epoca si faceva gran studio al fine di incrementare serre e giardini ma anche e soprattutto la conoscenza scientifica - Le grandi mostre dell’autunno-inverno a Roma
Le grandi mostre dell’autunno-inverno a Roma
Sei le sezioni in cui è strutturato il percorso espositivo a Palazzo Barberini. Ad aprire la mostra il celeberrimo “Autoritratto cartaceo”, dove Arcimboldo si presenta come scienziato, filosofo e inventore - Le grandi mostre a Roma: da Picasso a Hokusai
Le grandi mostre a Roma: da Picasso a Hokusai
Ritrattista della corte asburgica, Arcimboldo immortalò l’Arciduchessa Giovanna, figlia dell’imperatore Massimiliano II. Nella sezione “A corte tra Vienna e Praga” spazio anche per gli studi sulle feste e le manifestazioni di corte - I capolavori di Pablo Picasso alle Scuderie del Quirinale
I capolavori di Pablo Picasso alle Scuderie del Quirinale
Il successo delle “teste composte” di Arcimboldo si lega alla scoperta dell’America e all’apertura di nuove rotte commerciali verso l’Oriente che portarono in Europa animali, vegetali e manufatti mai visti prima, stimolando un interesse quasi morboso verso l’esotico, lo stravagante, il mostruoso - Enjoy, arte e divertimento al Chiostro del Bramante
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In mostra anche le cosiddette "teste reversibili", immagini di natura morta, caratterizzate da una raffinata ambiguità visiva, che ruotate di 180° assumono una conformazione del tutto diversa. Su tutte "Priapo (Ortolano)" - Il “mondo fluttuante” di Hokusai a Roma
Il “mondo fluttuante” di Hokusai a Roma
Conclude il percorso espositivo la sezione "Pitture ridicole". Arcimboldo è stato un maestro del gioco e dell'ironia. In mostra capolavori come "Il Giurista" e "Il Bibliotecario"

Formatosi nella bottega del padre - nella cerchia dei seguaci di Leonardo da Vinci - Arcimboldo è celebre soprattutto per le teste composte di frutti e fiori. Grazie alle sue “bizzarrie” e alle sue “pitture ridicole”, è stato uno dei protagonisti della cultura manierista internazionale, esponente di una corrente artistica, scientifica, filosofica e umanistica lontana da quella classicheggiante della Roma dell’epoca

Apprezzato dalle corti asburgiche di Vienna e Praga, al servizio di Ferdinando I, Massimiliano II e Rodolfo II, Arcimboldo guadagnò persino il titolo nobiliare, rarissimo per gli artisti, di “Conte Palatino”. Riscoperto negli anni Trenta del Novecento, l’artista venne considerato il più importante antesignano del Dadaismo e del Surrealismo