
Una nuova esposizione al Victoria & Albert Museum racconta la storia della rock band britannica più influente della scena psichedelica degli anni Sessanta. Un viaggio interattivo fra cimeli, testimonianze e fotografie. Fino all’1 ottobre 2017. LA FOTOGALLERY

Dal 13 maggio all’1 ottobre 2017 il Victoria & Albert Museum di Londra ospita la prima retrospettiva internazionale dedicata ai Pink Floyd – La mostra sul sito del Victoria & Albert Museum
La mostra sul sito del Victoria & Albert Museum
La mostra The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains celebra i 50 anni del primo singolo della band: “Arnold Layne”. Con oltre 200 milioni di copie vendute, è stato pubblicato nel marzo 1967, raggiungendo la posizione numero 20 nelle classifiche britanniche. Nella foto David Gilmour suona la sua Black Strat –

La mostra si propone come un viaggio multi-sensoriale che coinvolge il pubblico raccontando fra suoni, design, performance, immagini iconiche, testimonianze, lo straordinario mondo dei Pink Floyd. Nella foto il primo album in studio del gruppo "The Piper at the Gates of Dawn" del 1967 –

La mostra celebra il ruolo centrale dei Pink Floyd all’interno dell’universo culturale e delle evoluzioni di metà anni Sessanta. Grazie alle loro sperimentazioni sono diventati fra i gruppi più influenti della musica contemporanea. Nella foto il cantante Johnny Rotten con la famosa maglietta “Io odio i Pink Floyd”–

Protagonisti della Londra psichedelica degli anni Sessanta, i Pink Floyd con la loro musica e le loro performance live hanno prodotto alcune delle immagini più iconiche della cultura popolare, dai maiali volanti sopra la centrale elettrica di Battersea al prisma di “The Dark Side of the Moon” -

Nicholas Berkeley Mason, cofondatore e batterista dei Pink Floyd, con strumenti al seguito di fronte al furgone usato dalla band -