L'orsacchiotto goloso di miele, protagonista di libri, film, cartoni e videogiochi, è apparso per la prima volta in un romanzo pubblicato il 14 ottobre 1926. Nonostante l'età, è uno dei personaggi inventati più amati di sempre (e anche uno dei più redditizi)
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Compie 90 anni, ma non li dimostra: è Winnie the Pooh. Il celebre orsacchiotto goloso di miele è apparso per la prima volta in un romanzo il 14 ottobre 1926 –
Da allora Winnie the Pooh è stato protagonista di libri, film, cartoni animati, videogiochi ed è diventato in tutto il mondo uno dei personaggi inventati più conosciuti e amati di sempre –
Non solo: anche il merchandising targato Winnie the Pooh è uno dei più richiesti, tanto che l’orsetto è uno dei personaggi inventati più redditizi (a tenergli testa c’è solo Topolino): secondo delle stime di Forbes del 2004, dal suo merchandising deriverebbero ricavi di oltre 5 miliardi di euro all’anno –
Winnie the Pooh è nato dalla penna dell'autore britannico Alan Alexander Milne (a destra), già famoso scrittore di gialli e sceneggiatore per la radio e il cinema. Milne ha raccolto in un libro le storie della buonanotte che era solito raccontare al suo bambino, Christopher Robin (a sinistra), che è l’unico protagonista umano dei racconti. Winnie non era altro che il pupazzo di pezza preferito di Christopher –
Winnie (nella foto uno dei primi disegni) è un orso giallo, o solo un orsacchiotto di pezza, molto simpatico, un po’ goffo, goloso di miele e compositore di poesie. Vive nel Bosco dei Cento Acri, in una vecchia quercia, sulla cui porta è affisso un cartello con scritto "Mr. Sanders" –
Le storie di Winnie the Pooh sono state illustrate da Ernest Howard Shepard (nella foto), che ha frequentato la casa di Milne per lasciarsi ispirare dai pupazzi di Christopher Robin e dal boschetto vicino casa. È a Shepard che si deve l’aspetto originario di Winnie, con la forma tipica dei teddy bear e le cuciture –
Il primo libro di A. A. Milne, intitolato “Winnie Puh”, è stato pubblicato il 14 ottobre 1926 ed è diventato un successo prima in Gran Bretagna e poi nel resto del mondo (nella foto, alcuni disegni originali di Shepard). Le storie di Pooh sono state tradotte in numerose lingue (pubblicate in Italia da Salani). Negli anni Sessanta è uscita perfino una versione in latino, “Winnie ille Pu”, che è stata l’unico libro in latino (e probabilmente il primo libro in una lingua straniera) a finire nella lista dei best seller del New York Times –
Winnie the Pooh è, in realtà, un classico teddy bear britannico acquistato da Daphne, la moglie di Milne, ai grandi magazzini Harrods di Londra per il figlio Christopher Robin. Il nome del pupazzo, che all’inizio era “Edward”, deriva da un cucciolo d’orso che un ufficiale veterinario canadese di nome Colebourn aveva donato allo zoo di Londra: Christopher era stato portato dal padre a vedere l’animale, chiamato “Winnipeg” e ribattezzato dai bambini “Winnie”, e se n’era innamorato a tal punto da voler chiamare così il suo amico di pezza preferito. "Pooh", invece, sarebbe il nome di un cigno incontrato da Christopher in un'altra occasione –
Winnipeg è il nome di una città del Canada, dalla quale proveniva Colebourn, che ora ospita un museo dedicato a Winnie the Pooh (anche Carlo e Camilla, durante la loro visita nel Paese nel 2014, sono passati a dare un occhio) –
Dopo il successo del primo libro, Milne ha scritto altre storie su Winnie e due anni dopo ha pubblicato “The House at Pooh Corner” (tradotto in italiano “La strada di Puh”) –
Oltre a Winnie the Pooh, Milne si è lasciato ispirare dagli altri pupazzi di Christopher per popolare il mondo dell’orsetto. Ci sono, ad esempio, Pimpi il maialino pauroso (nella foto, in uno dei primi disegni con Pooh e Christopher Robin), Ih-Oh l'asinello triste, Tigro la tigre saltellante, la mamma-canguro Kanga e il suo piccolo Ro. Altri personaggi, come Il coniglio Tappo, il gufo Uffa e il castoro De Castor, esistevano solo nella fantasia del bambino e del padre –
Oggi i pupazzi originali di Christopher (Winnie the Pooh, Tigro, Ih-Oh, Kanga e Pimpi), quelli a cui si è ispirato Milne, sono esposti nella biblioteca pubblica di New York (nella foto, del 1998, l’allora sindaco di New York Rudolph Giuliani con il vero Winnie) –
Nel 1930 Milne ha ceduto a Stephen Slesinger, produttore televisivo ed editore di fumetti, i diritti per la commercializzazione televisiva e del merchandising dei personaggi di Winnie the Pooh, lasciando alla sua famiglia i diritti per i libri. Slesinger ha iniziato a produrre i primi cartoni, giochi, bambole. All’inizio degli anni Sessanta, dopo la morte di Slesinger e Milne, Disney ha comprato i diritti e, nel corso degli anni, è riuscita a far crescere il business intorno all’orsetto realizzando peluche, giocattoli, videogiochi, libri, numerosi film d'animazione e cartoni animati con protagonisti Pooh (un po’ rivisto nell’aspetto), gli altri personaggi di Milne e personaggi nuovi (nella foto, una scena del film del 2005 “Winnie the Pooh e gli Efelanti”) –
Il primo lungometraggio risale al 1977, il più recente al 2011 (“Winnie the Pooh - Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri”, nella foto una scena). Nonostante l’età, però, Winnie continua ad avere successo tanto che sono in preparazione altri due film: uno, targato Disney, è un live-action con metà cast umano e metà animale; l’altro, diretto da Simon Curtis e il cui titolo dovrebbe essere “Goodbye Christopher Robin”, è un biopic sullo scrittore Milne e sul suo rapporto col figlio –
Oltre che in tv e sul grande schermo, le avventure di Pooh continuano anche sulla carta: da poco è uscita in Gran Bretagna una nuova storia ufficiale intitolata “The Best Bear in All the World”. Scritta da Brian Sibley, è il secondo sequel ufficiale della serie (dopo “Ritorno al bosco dei cento acri”, di David Benedictus) –
La festa di Winnie the Pooh e dei suoi amici per la stella sulla Walk of fame. Winnie Puh, Winny Puh, Winnie Pooh e Winnie-the-Pooh, sono gli altri nomi con cui è conosciuto l’orsetto che ha conquistato il mondo –
Winnie compie 90 anni nello stesso anno della regina Elisabetta. Per questo, Disney ha pubblicato una storia in cui Christopher Robin, Pooh e gli altri animali del Bosco dei Cento Acri vanno a Londra per festeggiare la regina. In “Winnie the Pooh e il compleanno reale” compaiono sia Elisabetta II sia il principino George –