
Il 23 settembre inaugura a Palazzo Strozzi una delle più grandi retrospettive mai organizzate in Italia sull'artista dissidente cinese. Dall'installazione sull'emergenza migranti ai ritratti fatti con i LEGO, passando per foto e video, ecco alcune delle opere in mostra

L'artista e dissidente cinese Ai Weiwei davanti alla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze, dove dallo scorso 12 settembre sono stati esposti una serie di gommoni per ricordare il dramma dei profughi. L'installazione fa parte della mostra "Libero" che inaugura il 23 settembre. Lo scorso febbraio a Berlino Weiwei aveva presentato un'altra installazione simile con colonne della Konzerthaus avvolte da salvagenti arancioni -
14mila giubbotti di salvataggio: l’installazione omaggio ai migranti
22 gommoni sula facciata di Palazzo Strozzi. Durante la conferenza stampa di presentazione Weiwei ha detto: "I profughi sono eroi dei nostri tempi. Chi cerca la libertà a sprezzo della vita merita il nostro assoluto rispetto. Io mi considero un loro fratello, li chiamo tutti 'miei fratelli" (Credits: Reframe (Nuova cornice), 2016. PVC, policarbonato, gomma cm 650 x 325 x 75 ciascuno. Courtesy of Ai Weiwei Studio) -
L'arte di Ai Weiwei in mostra ad Alcatraz. Foto
Artista dissidente e icona della libertà di espressione, Ai Weiwei unisce da sempre l'attivismo politico con la ricerca artistica in diversi settori: pittura, video, installazioni, scultura -
Art Power, le 100 personalità più influenti dell'arte
Le opere dell'artista cinese saranno visibili in tutti gli spazi di Palazzo Strozzi: facciata, cortile, Piano Nobile e la Strozzina -
Firenze verso la grande mostra di Ai Weiwei
All'interno del percorso espositivo si potranno scoprire opere storiche e produzioni più recenti. Come, ad esempio i ritratti di dissidenti politici in Lego che si vedono qui -
Ai Weiwei, l’artista che attraversa l’Europa con i migranti
Il percorso espositivo parte dal primo periodo newyorkese tra gli anni '80 e '90 (quando scopre l'arte di Warhol e Duchamp), passando per le grandi opere simboliche degli anni duemila, fino ad arrivare alle ultime opere più impegnate e controverse -
La tradizione secondo Ai Weiwei, a Vienna
Dopo l'inaugurazione del nuovo stadio olimpico di Pechino (da lui firmato insieme a Herzog & de Meuron), Ai Weiwei ha avviato una fase artistica più politica. L'artista ha iniziato a denunciare la censura del governo sul terremoto dello Sichuan. E per questo motivo è stato censurato dal governo di Pechino -
Le creature fantastiche di Ai Weiwei
Nel 2011 Ai Weiwei è stato arrestato e imprigionato per 81 giorni. Per i successivi 4 anni il suo passaporto gli è stato ritirato -
Cina, restituito il passaporto ad Ai Weiwei. FOTO
Questa foto fa parte della serie "Study of Perspective (Studio prospettico) 1995-2011" che l'artista ha realizzato in diverse città del mondo. La prima è stata realizzata a Piazza Tienanmen a Pechino. A seguire in molte altre metropoli mondiali tra cui Parigi, Washington e la stessa Firenze. Queste opere saranno esposte negli spazi del Mercato Centrale di Firenze (Credits: Ai Weiwei, Study of Perspective. Palazzo Strozzi, Florence, Italy, Courtesy of Ai Weiwei Studio) -
Firenze accoglie Ai Weiwei
"Non separo mai la mia arte dalle altre mie attività. C’è un impatto politico nelle mie opere e non smetto di essere artista quando mi occupo di diritti umani. Tutto è arte, tutto è politica", ha spiegato l'artista cinese -
Roma guarda alla Cina
Al centro del Cortile di Palazzo Strozzi si trova Refraction (Rifrazione), una gigantesca ala metallica fatta di pannelli solari resa immobile dalle grandi dimensioni e dal peso di oltre cinque tonnellate. L'opera è emeblematica della "costrizione e della negazione della libertà".
Ai Weiwei ed Andy Warhol, assieme a Melbourne
Non solo Palazzo Strozzi. Ai Weiwei sarà anche in altre due location di Firenze: il Mercato Centrale e le Gallerie degli Uffizi. In quest'ultimo posto sarà collocata l'opera Surveillance Camera: la videocamera di sorveglianza in marmo sarà messa in relazione con il Corridoio Casariano, simbolo del potere del principe sulla città (Credits: Surveillance Camera e Plinth (Videocamera di sorveglianza and plinto), 2015, Marmo, cm 117 x 52 x 52 Courtesy of Ai Weiwei Studio) -
La grande mostra londinese di Ai Weiwei
A Firenze sarà presente anche "Rebar and Case (Tondino e cassa)", installazione costituita da contenitori in pregiato legno huali con riproduzioni in marmo bianco dei tondini in ferro rinvenuti contorti tra le macerie del terremoto che ha colpito lo Sichuan nel 2008 (Credits: Rebar and Case (Tondino e cassa), 2014, Legno huali, marmo e gommapiuma. Courtesy l’artista e Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Les Moulins/Habana) -
L’autobiografia di Ai Weiwei
Con le mattonelle in porcellana Blossom (Sbocciato) l’artista richiama, attraverso l’uso della tecnica artistica cinese per eccellenza, la campagna detta dei “Cento fiori”, che nel 1956 ha rappresentato un breve momento di apertura da parte del governo nei confronti della libertà di espressione. (Credits: Blossom (Fioritura), 2015. Porcellana, cm 8 x 80 x 80 ciascuna, cm 8 x 2400 x 320 installazione. Courtesy l’artista e Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Les Moulins/Habana) -
Ai Weiwei, attivista dell’arte contemporanea
Feiyu è una creatura di seta e bambù ispirata a Shanhaijing (Il classico dei monti e dei mari), testo di geografia fantastica antico di oltre duemila anni, che Ai Weiwei non ha potuto leggere da bambino poiché vietato (Credit: Feiyu, 2015. Bambù e seta, cm 60 x 320 x 200. Courtesy l’artista e Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Les Moulins/Habana) -
Ai Weiwei può nuovamente viaggiare
La mostra "Libero" resterà aperta fino al 22 gennaio 2017 -
Ai Weiwei, il selfie della gamba-pistola diventa virale
Dopo aver aperto un blog nel 2005, Ai Weiwei è stato molto attivo anche su Twitter e Instagram. "Penso che l’arte non avrà nessun tipo di futuro se non riuscirà ad adattarsi alla tecnologia e alla vita di oggi". (Credits: Selfie (Serie di fotografie da Ai Weiwei/Instagram), 2012-oggi. Carta da parati. Courtesy of Ai Weiwei Studio) -
Ai Weiwei, una mostra in tournée. Ora a New York