"Verità per Giulio", ai David di Donatello l'appello per Regeni

Spettacolo

Molti dei protagonisti della serata indossavano spille e adesivi gialli per ricordare il ricercatore italiano ucciso in Egitto. E il regista Paolo Genovese, ritirando la statuetta per la sceneggiatura di "Perfetti sconosciuti", ha dedicato il premio alla ricerca della verità

La mobilitazione per Giulio Regeni, il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto, è stata protagonista sul palco dei David di Donatello, il premio principale del cinema italiano. Già sul red carpet tanti dei protagonisti della serata, da Marco Giallini a Valerio Mastandrea, da Anna Foglietta e Paola Cortellesi, sono sfilati con spille o adesivi gialli che chiedevano "verità per Giulio Regeni" e rilanciavano l'account twitter Giulio siamo noi.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">E questo ci commuove davvero. Grazie Paolo. <a href="https://t.co/aPEqlcRMeU">https://t.co/aPEqlcRMeU</a>&mdash; Verità Per Giulio (@GiulioSiamoNoi) <a href="https://twitter.com/GiulioSiamoNoi/status/722186358362664962">18 aprile 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

La dedica di Genovese - Anche Paolo Gennovese, nel ritirare la statuetta per la sceneggiatura di "Perfetti sconosciuti" (video qui sopra) ha voluto dedicare il premio alla verità. "Il nostro è un film sui segreti e sulle bugie su quanto possano essere pericolosi e quindi lo voglio dedicare alla verità questo David" ha detto il regista, toccandosi l'adesivo giallo in ricordo di Regeni.


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