Arriva nelle sale italiane il film, candidato a sei premi Oscar, che racconta dell'inchiesta del Boston Globe che portò alla luce la rete che copriva e insabbiava i casi di abusi sessuali da parte dei preti cattolici. Guarda la clip in anteprima
Qui sopra una clip in anteprima ed esclusiva de "Il caso spotlight", il film, candidato a sei premi Oscar, in uscita nei cinema italiani giovedì 18 febbraio, che racconta dell'inchiesta giornalistica del Boston Globe che nel 2002 ha rivelato la sistematica copertura e l'insabbiamento della Chiesa Cattolica dei casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti. Diretto da Tom McCarthy e interpretato, tra gli altri, da Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber e Stanley Tucci, è anche un omaggio al giornalismo investigativo e si inserisce nel solco di film come "Tutti gli uomini del presidente".
Proprio su questo il regista, McCarthy, ha affermato che "mi preoccupa molto il fatto che oggi ci sia così poco giornalismo d’inchiesta, rispetto a una quindicina d’anni fa”. “Questo film - ha aggiunto - mi dava l’opportunità di mostrare l’impatto che può avere sulla gente e sulla società un giornalismo fatto da grandi professionisti".
L'inchiesta da Boston si allargò a tutto il mondo - Benché casi isolati di abusi sessuali compiuti da sacerdoti cattolici erano già stati denunciati in precedenza, l'inchiesta del Boston Globe, che vinse il premio Pulitzer, portò alla luce non solo l'enorme quantità di casi avvenuti, ma anche le coperture e le complicità dei vertici della Chiesa per insabbiare e nascondere. Gli articoli del giornale americano diedero via a uno scandalo che prima coinvolse diocesi di Boston, obbligando il vescovo Bernard Law (di cui si parla nella clip) alle dimissioni, e che poi si allargò a tutto il mondo obbligando anche il Pontefice a prendere posizione.
Qui sotto il trailer del film:
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